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Giroud verso gli USA. Pauluzzi (L'Equipe): "Scelta di vita e non di soldi. Andarsene da 9 titolare è forse meglio per lui"

ESCLUSIVA MN - Giroud verso gli USA. Pauluzzi (L'Equipe): "Scelta di vita e non di soldi. Andarsene da 9 titolare è forse meglio per lui"MilanNews.it
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mercoledì 27 marzo 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro

Olivier Giroud con ogni probabilità lascerà il Milan a fine stagione: lo aspetta l'America, più precisamente Los Angeles. Per i rossoneri sarà complicato sostituire un giocatore di tale spessore, che nonostante le 37 primavere segna con una frequenza degna dei tempi migliori. E facendosi trovare sempre decisivo nei momenti che contano. Ne abbiamo parlato col collega de L'Equipe, Valentin Pauluzzi:

Ormai ci sono pochissimi dubbi sul futuro di Olviier Giroud. Il suo destino è in America
"Scelta che corrisponde alla fama del ragazzo che voleva un'esperienza di vita, più che prendersi un contratto multimilionario in Arabia Saudita. Se va a Los Angeles ritroverà il suo amico Hugo Lloris, formando una coppia di nazionali francesi tra i più importanti della storia della selezione: uno è il giocatore con più presente, l'altro quello che ha fatto più gol. Un addio che ha una sua logica culturale, una scelta differente da Kanté o Benzema ed è anche più apprezzata dai tifosi".

Ritieni che il suo ciclo al Milan fosse ormai finito o poteva essere una risorsa importante anche il prossimo anno come chioccia dei più giovani?
"Poteva sicuramente fare un anno in più, non penso che il Milan avrebbe avuto problemi. Però è giusto così perché aveva avuto un rendimento sempre costante e, anzi, ogni anno ha fatto qualcosa in più in un Milan competitivo, nonostante certe critiche eccessive. Andarsene da 9 titolare è forse più bello che fare un quarto anno, giocare la metà delle gare correndo anche il rischio di incappare in una stagione storta del Milan. Sicuramente andando via a giugno sarà per forza di cose un bell'addio dopo una buona stagione del Milan: il contesto ideale per salutarsi bene".

Giroud è stato il miglior 9 del Milan dai tempi di Inzaghi. Ti aspettavi un rendimento simile in questi tre anni?
"No, non me l'aspettavo perché aveva già 35 anni e veniva da stagioni altalenanti. Ha fatto ricredere me come tanti altri. Il talento c'è, centravanti vero che ci ha messo sempre impegno e serietà". 

Proprio per le sue qualità non solo tecniche sarà complicato sostituirlo
"Si parla tanto e giustamente di Zlatan ma sotto questo aspetto Giroud non è da meno e non sarà semplice da sostituire. Perché uno che fa gol lo trovi magari, ma uno che ti trasmette queste cose che trasmette a tutto il gruppo sarà un po' più complicarlo trovarlo".

Allargando il discorso agli altri francesi: da seguire con attenzione la questione Maignan, con le trattative per il rinnovo che non decollano
"Su Maignan aspetterei perché ad esempio Théo era nella stessa situazione quando ha rinnovato: era già uno dei migliori nel suo ruolo, con società pronte a offrirgli il doppio rispetto a quanto poteva offrire il Milan, ma alla fine ha scelto il progetto sportivo. Chissà se Maignan farà la stessa scelta alla fine, perché comunque la componente del gruppo è importante. Non penso che tra i titolari sia facile lasciare questo Milan per quello che si è creato. Certo, non è il Milan dell'epoca di Ancelotti ma anche qui c'è un bel senso di appartenenza".

Théo è un altro giocatore che piace alle big d'Europa
"Lo stesso discorso. Ormai lui è un capitano alla pari di Calabria. L'addio di Maldini è stato alla fine metabolizzato, si poteva pensare che i giocatori potevano farsi un po' di domande ma alla fine è passato tutto".

Stagione complicata per Kalulu
"Molto sfortunato e non penso sia il momento ideale per venderlo anche perché in questa stagione si è svalutato. Andrà via Kjaer, io lo terrei ancora un anno perché quando era in forma e si è visto nell'anno dello scudetto era un gran bel bel vedere".

Adli sta invece ritagliandosi uno spazio importante, quando sembrava la scorsa stagione un giocatore già bocciato
"Con lui sono di parte, è un bravo ragazzo e un punto di riferimento per lo spogliatoio. E sta diventando un gran bel giocatore in un ruolo nuovo per lui, un ruolo centrale. E ha un bel senso di appartenenza, che vale per gli altri, ma su di lui lo vorrei sottolineare".