Sfottò e coerenza: La narrazione montata ad hoc sul loro senso di superiorità è durata il tempo di uno striscione

Sfottò e coerenza: La narrazione montata ad hoc sul loro senso di superiorità è durata il tempo di uno striscione MilanNews.it
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domenica 28 aprile 2024, 22:00News
di Niccolò Crespi

Stile e coerenza non sempre possono andare di pari passo, nello sport come nella vita sarebbe utile mantenere il giusto equilibrio in tutto (o quasi). La narrazione montata ad hoc sul senso di superiorità dell'Inter al contrario dei cattivoni rossoneri, è durata il tempo di far sciogliere la neve e mostrare cosa c’era sotto. Sono come gli altri, anzi peggio, perché vorrebbero avere una superiorità che, soprattutto in queste occasioni, non ha senso di esistere. La festa scudetto dell'Inter in corso in queste ore, e questa rimane un'opinione personale, deve rimanere bene in testa nell'ambiente Milan: giocatori, tifosi, addetti ai lavori e soprattutto società e dirigenza dovranno ricordarsi di quanto il calcio può darti ma al tempo stesso toglierti e ferirti.

Questione di eleganza: Dumfries, compagni e uno smoking bianco che si è ingiallito

Citando e condividendo ogni virgola scritta dal mio collega, Manuel Del Vecchio (LEGGI QUI) nel suo precedente pezzo, ci tengo a puntualizzare e a dire anche la mia, in merito a quanto successo in queste ultime ore. Infatti, come avrete letto o visto, il terzino olandese Denzel Dumfries ha pensato bene di sfottere goliardicamente (e su questo punto ci arriveremo dopo) il suo ormai "acerrimo nemico" Theo Hernandez, esponendo un lenzuolo tra due aste che lo ritrae mentre tiene al guinzaglio il difensore milanista in versione cane (in un'immagine presa da un famoso artwork di GTA V, ndr). Ci sono due linee di pensiero e ragionamenti: la prima è quella più diretta e sbrigativa, ovvero che questa è una questione di semplice sfottò, chi perde deve stare in silenzio e chi vince deve sfogarsi in totale libertà. Tutto giusto, o quasi, perchè in occasione della vittoria dello scudetto del Milan nel 2022 ne abbiamo dovute sentire e leggere di ogni da parte del mondo mediatico, spesso in netta contraddizione con la vita reale. Questo è uno sport che vive per la rivalità, sana e sentita come quella tra Milan e Inter e che non deve andare a peccare di coerenza, umiltà e stile. E' questa la parola che più mi rimane in mente, lo stile, di chi dice quello che non farebbe mai e poi è in prima fila a inneggiare cori e striscioni. Il calcio è contraddistinto da cicli, da periodi e anche questo inciderà immancabilmente sul Karma, che come abbiamo potuto sentire anche sulla nostra pelle, non risparmia niente e nessuno.

Sfottò e offese: ora dovranno essere i rossoneri a preparare la propria rivincita 

Questo è il calcio, a volte vinco io e a volte puoi vincere tu, come nel 2022 quando fu il Milan a trionfare sui nerazzurri vincendo lo scudetto, almeno personalmente, più bello di sempre. I festeggiamenti, i colori e i cori, anche magari dirottati su binari un po' estremi alle volte, sono rimasti impressi nella mente dei ragazzi di Simone Inzaghi che, giustamente aggiungo, hanno voluto e potuto programmare la vendetta sportiva contro il mondo rossonero. Bene, doveroso quello che è successo, ma l'anno prossimo le immagini di Dumfries che sfotte Theo o i cori di Barella anti-Milan dovranno essere come benzina sul fuoco per accendere tutta la "rabbia agonistica" Dei rossoneri nei prossimi derby. Il tifoso milanista pretenderà un cambio di rotta, un atteggiamenti diverso e soprattutto un'altra rivincita contro i rivali di sempre.