Occhio agli autogol

Occhio agli autogolMilanNews.it
© foto di Federico De Luca
mercoledì 2 marzo 2011, 17:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Philippe Mexes a parametro zero rappresenterebbe un'operazione intelligente, che consegnerebbe al Diavolo un centrale esperto e di sicuro affidamento. Alcuni rumours dell'ultima ora, tuttavia, tendono a far sembrare questa operazione del tutto sanguinosa: in primis l'ingaggio, che pare essere superiore ai 4 milioni di euro, e in secondo luogo l'eventuale cessione di Davide Astori ai capitolini (anche se tale operazione si staccherebbe da quella del francese). Il giovane bergamasco, reduce da due ottime stagioni a Cagliari, rappresenta uno dei prospetti più interessanti del panorama italiano: ventiquattro anni da compiere, contro i ventinove di Mexes, il difensore rossoblù accetterebbe di buon grado il ruolo di terzo centrale, accontentandosi di una cifra ben inferiore di quella che percepirebbe il collega francese. Dopo aver ceduto Borriello in prestito ai giallorossi (riscatto che tra l'altro deve ancora essere pagato) rinforzare nuovamente una diretta rivale con un difensore dal lungo avvenire potrebbe tramutarsi in un autogol storico: Astori non ha nulla da invidiare ai ben più sponsorizzati Ranocchia e Bonucci, deve senz'altro crescere e maturare, ma le qualità sono sotto gli occhi di tutti.

Per riportarlo a casa, considerando la comproprietà esistente col Cagliari, dovrebbero bastare cifre abbordabili che, unite ad un ingaggio leggero, renderanno l'operazione senz'altro più economica di quella per Mexes. Bene acquisire gratuitamente il biondo transalpino, sia chiaro, ma a patto di non perdere un elemento interessante come Astori, che quest'anno sta fermando domenica dopo domenica diversi titolati attaccanti della Serie A. Il numero 13 dei sardi, tra l'altro, ritroverebbe l'allenatore che l'ha lanciato su grandi palscoscenici: Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese, conoscendone a menadito le doti, potrebbe inserirlo nell'architrave rossonero senza problemi, facendolo anche maturare grazie alla presenza di mostri sacri come Thiago Silva e Alessandro Nesta.