LA LETTERA DEL TIFOSO: "Bravi, ma qualcosa manca. Ecco cosa...‏" di Jonny

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Bravi, ma qualcosa manca. Ecco cosa...‏" di JonnyMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 26 novembre 2011, 13:25La lettera del tifoso
di Alberto Vaneria
Scrivici a: laletteradeltifoso@milannews.it

Gentilissima Redazione, cari amici.

Concordo pienamente quanto scritto da alcuni tifosi su queste pagine. NOI
SIAMO IL MILAN. Siamo la squadra più titolata al Mondo!

Se stringiamo l’obiettivo all’”Era Berlusconi” vediamo 8 Scudetti, 5 Champions
League (più 3 finali perse) e trofei di svariato genere ma soprattutto, nel
Mondo, Milan è sinonimo di calcio, dominio del campo, innovazione.

Oggi ho la sensazione che perché c’è il Barcellona di Guardiola dobbiamo
allungare la lista di squadre che giocano per dire “siamo i più vicini”, “ci
stiamo avvicinando”, addirittura Mister Allegri dice “prestazione che aumenta l’
autostima”!!!!!

SIGNORI, SIAMO IL MILAN !!!!!!

Buona partita contro il Barcellona, ok, ma non riteniamoci soddisfatti di aver
fatto una buona partita. Dobbiamo riconoscere la superiorità dell’avversario ma
non dobbiamo essere soddisfatti di aver sfiorato un risultato positivo. Questa
mentalità non è da vincenti. Ricordo il Cavalier Silvio Berlusconi che dice
“vincere e convincere”. Questa è sempre stata la Mission del Nostro Grande
Milan.

Allora l’obiettivo è vincere la Champions League, non far bella figura col
Barcellona!

Per tornare sul tetto d’Europa e del Mondo manca qualcosa, è vero, più di
quello che ha detto una partita giocata bene contro i migliori al mondo in
questo momento.

Ci manca il gioco a memoria, la forza fisica e il collettivo che ha
contraddistinto il Milan di Arrigo Sacchi; ci manca la capacità di non prendere
mai gol, di essere cinici e di essere un collettivo del Milan degli Invincibili
guidati da Fabio Capello; ci manca la qualità tecnica sublime dei singoli
abbinata alla fantasia e al collettivo del Milan di Carletto Ancelotti.

Un solo comun denominatore accomunava quei tre grandi Milan: il collettivo.
Oggi il Milan ha le grandissime individualità. Manca la freschezza, è carente
in qualche ruolo ma soprattutto non ha il collettivo che ha contraddistinto i
tre grandi cicli di Sacchi, Capello e Ancelotti.

Mediti Mister Allegri!! Mediti su una squadra che si esprime bene ma non
abbastanza.

Non sarò mai soddisfatto quando sento un allenatore del Milan che parla di
“prestazione che aumenta l’autostima”! Non sarò mai soddisfatto di un
allenatore che continua a considerare Alexandre Pato come uno tra altri!! Pato
è l’unico attaccante del Milan (oltre a Super Pippo Inzaghi) che corre verso la
porta avversaria! L’unico che gioca in verticale! E’ lui il nostro uomo!

Non sarò mai soddisfatto nel vedere Van Bommel costantemente preferito, nelle
partite che contano, al Capitano Massimo Ambrosini o al più fresco Antonio
Nocerino, con l’attenuante che un bel mediano alla Desailly ci manca come il
pane.

Manca un po’ di freschezza, qualche uomo, ma soprattutto il collettivo. In
passato il Milan ha colmato i gap contro i più forti proprio col suo
collettivo.

UN ESEMPIO SU TUTTI: Ricordate il giorno dell’addio di Mister Sacchi? E’ la
fine, giocatori cotti e invece? Ecco a voi il Milan (spremuto da Sacchi) degli
Invincibili capace di 4 Scudetti in 5 anni e 3 finali di Champions
consecutive!!! Ecco, il Milan di Capello. Senza Van Basten, Baresi, Costacurta,
senza attaccanti (la coppia era Savicevic-Massaro), considerato sconfitto in
partenza dal grande Barcellona di Stoickov, Romario e Koeman! Com’è finita? 4 a
0 per i ragazzi. E’ un esempio episodico? No 4 scudetti in 5 anni e 3 finali di
Champions consecutive per un Milan incompleto ma compatto, era un collettivo
con la giusta mentalità.

Ci possiamo arrivare.

Forza Grande Milan!
Saluti

 

Jonny