ESCLUSIVA MN - Borghi: "Tevez e quel gesto de las Gallinas. E' l'erede di Cassano, i dubbi sono solo fisici"

ESCLUSIVA MN - Borghi: "Tevez e quel gesto de las Gallinas. E' l'erede di Cassano, i dubbi sono solo fisici"MilanNews.it
© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport
giovedì 1 dicembre 2011, 15:00Esclusive MN
di Antonio Vitiello

Com'è Carlitos Tevez dal punto di vista caratteriale? Perchè spesso fa parlare di se fuori dal campo? Le qualità tecniche dell'argentino sono note a tutti, ma in pochi conoscono l'aspetto umano di Tevez. La redazione di MilanNews.it per saperne di più ha contattato l'esperto di calcio Sudamericano, Stefano Borghi, giornalista di Sportitalia.

Quali sono le qualità più importanti di Tevez?
“Tevez è un attaccante veramente completo, rapidissimo, robusto fisicamente e molto tecnico. Direi che la parola che riassume probabilmente meglio tutte le caratteristiche di Carlitos è “intensità”, perchè il suo gioco è martellante. Oltretutto offre diverse possibilità tattiche, anche se io, personalmente, continuo a considerarlo principalmente una prima punta”.

Quale sarà l’impatto con il calcio italiano e con il Milan? Lui che ha girato già Inghilterra, Brasile e Argentina.
“Avendo esperienza ed un carattere molto forte non credo che possa avere problemi di ambientamento, i dubbi sono solo ed esclusivamente fisici, perchè per smaltire questo periodo di inattività occorrerà grande lavoro, però lui è uno che vive sulle motivazioni, percui credo che se dovesse concretizzarsi questa operazione e dovesse sbarcare in Italia sentirebbe forte il richiamo della nuova sfida facendosi trovare pronto”.

Lo descrivi dal punto di vista caratteriale, tu che l’hai visto per anni in Premier League?  Raccontandoci anche qualche aneddoto…
“Caratterialmente è un duro, lo ha dimostrato fin da subito quando esordì con la maglia del Boca Juniors in Argentina. Di aneddoti ce ne sono tantissimi e in tutte le salse, da quando in un indimenticabile Superclasico che valeva l'accesso alla finale di Libertadores del 2004 segnò al Monumental contro il River mimando il gesto “de las Gallinas” (dispregiativo nei confronti dei tifosi del River) e venne espulso dall'arbitro Baldassi. E' uno che ha delle convinzioni forti e che non le nasconde mai, ad esempio dopo che la Federazione Argentina non confermò Maradona sulla panchina della nazionale fu lui a scendere in campo in difesa di Diego dando del bugiardo al Presidente federale Grondona e pagando con diverso tempo di esclusione dalla Seleccion, ma può anche essere ricordato come, nel primo Manchester City-Chelsea dopo il caso Terry-Bridges, andò a muso duro contro il difensore dei Blues determinato a difendere l'onore del compagno. E'un duro ed è spigoloso, ma è anche un puro”.

Sei stato uno dei primi a suggerire il suo nome per il mercato del Milan, quando in molti pensavano a Drogba. Come mai?
“Perchè io ritengo che sarebbe il perfetto innesto per sopperire alla mancanza di Cassano, oltretutto credo possa integrarsi bene con tutti gli altri attaccanti del Milan. Questo per caratteristiche fisiche e tecniche: può fare sia la prima che la seconda punta, quindi come dicevo prima concede all'allenatore diverse possibilità”.

Come farà Allegri a gestire un parco attaccanti da 6-7 punte di grande livello? Ci sarà qualche scontento…
“Inevitabile. Però Allegri ha dimostrato molto apertamente di saper andare avanti per la propria strada anche prendendo delle decisioni forse difficili e impopolari: i risultati gli danno ragione, quindi non c'è da dubitare che possa essere all'altezza anche di questo compito”.