Corsa a tre per Tevez, mentre sotto l'albero potrebbe spuntare il regalo presidenziale
Si riparte con il Bologna nella corsa ai punti per arrivare alla sosta senza sbavature. Questo l’intento dei rossoneri, sottolineato spesso da Allegri. Vuole vedere il carattere dei suoi uomini costantemente puntellato dalla fame di vittorie. In ogni contesto. Quel pareggio contro il Viktoria è rimasto sullo stomaco al Milan, che pur qualificato in anticipo per il prossimo turno di Champions, doveva quantomeno offrire la sensazione di essere talmente superiore all’avversario da escludere categoricamente qualsiasi altro risultato se non la vittoria.
Eppure, come capita sovente quando mentalmente ci si allontana dall’obiettivo, il Milan ha abbassato la guardia nel finale e in pochi minuti ha rischiato addirittura la beffa.
Ora il Bologna attende tra le mura amiche gli uomini di Allegri. Partita da non sottovalutare, squadra da non attendere con troppa grazia. I felsinei arrivano dalla sconfitta contro la Juve in Coppa Italia, solo i supplementari hanno fermato le mire di rivalsa dei rossoblu. Il Milan è pronto al confronto, Allegri non potrà schierare Nocerino, reduce da un problema muscolare avvertito nella gara di Champions ma recupera a pieno titolo Van Bommel. Dopo la sosta rigenerante tonerà anche Ibrahimovic. Lui la voglia di vincere non l’ha mai persa, non l’ha mai archiviata nemmeno contro l’avversario più debole. Ispiratore dei suoi stessi compagni, il Milan sembra aver compiuto nello svedese un’autentica metamorfosi. Lo si evince leggendo tra le pagine della sua biografia i tratti salienti di un carattere libero, autoritario, poco incline a nascondere i sentimenti. Positivi o negativi che siano. Nell’unica occasione in cui Zlatan si è adeguato, si è trovato a non riconoscersi allo specchio, ai tempi del Barcellona si sentiva quasi defraudato della sua personalità.
Magari nel secondo libro che racconterà la sua vita, le stesse parole potranno essere indirizzate nei confronti di questa esperienza in rossonero, ma la luce nei suoi occhi, i suoi sorrisi, il suo essere sempre autentico anche nei momenti negativi, inducono a pensare che finalmente Ibra abbia trovato la sua dimensione.
Ci vorrebbe un’iniezione di questo carattere forte pronta per essere iniettata nelle vene di un altro giocatore che subisce continue metamorfosi. Questo è Pato. Tanto importante e fondamentale quando il suo stato di forma e d’umore è al top, quanto faticosamente giustificabile quando passeggia quasi disorientato nel campo. Dopo l’ennesimo infortunio Pato è tornato in rete, ma le sue prestazioni non sono ancora esenti da critiche.
Chi invece risulta sempre determinante negli schemi di Allegri è Boateng. Il ruolo dietro le due punte è ormai diventato parte del suo Dna. Il suo dinamismo, la sua imprevedibile follia calcistica lo rendono un giocatore difficile da marcare, disorientante e soprattutto dotato di guizzi di pura maestria che si concludono sempre in zona rete.
Il Milan dunque sembra essere proiettato ad un duello testa a testa nel campionato, mentre attende con ansia i sorteggi di Coppa.
E per rendere più agevole il compito di competere su più fronti, il mercato invernale sembra poter regalare ad Allegri forze fresche. Nonostante annunci e smentite, l’affare Tevez tiene banco almeno su tre piazze. Il Milan è quello che forse più di tutti si è avvicinato alla volontà del giocatore, la Juve ha fatto colpo sulla parte societaria, con un’offerta, o presunta tale, molto superiore a ciò che i rossoneri avevano messo sulla bilancia. E poi c’è il terzo incomodo. Il Paris Saint Germain, dell’amico-nemico Leonardo che aspetta il momento giusto per sorprendere tutti e tagliare il traguardo.
Io ritengo che ci siano tutte le giuste condizioni per l’approdo di Tevez in casa Milan. E’ un giocatore ambizioso, messo però ai margini del suo tecnico, tanto da farlo rintanare nella sua terra in uno stato di depressione. Il Milan non può offrirgli la Champions quest’anno, ma di certo avrebbe un posto di rilievo nelle scelte di Allegri, in una squadra che ha bisogno di poter fare un po’ di turnover perché impegnata ancora in ogni competizione. Tevez poi è sponsorizzato da Ibrahimovic e di conseguenza potrebbe trovarsi agevolato anche nell’inserirsi a pieno titolo accanto allo svedese. E in tutto questo non dimentichiamo la voglia della società di svecchiare il centrocampo. Seedorf, Ambrosini e Van Bommel, in attesa del pronto rientro di Gattuso, avranno modo di rifiatare per garantire, ognuno, la miglior prestazioe possibile una volta chiamati in campo. Ma nemmeno loro sono eterni, dunque in attesa che germoglino i giovani talenti agli ordini di Dolcetti, il Milan deve fare un passo deciso in questa sezione di mercato. Eriksen è l’uomo giusto per questo Milan. Eriksen potrebbe garantire almeno dieci anni di calcio ad alti livelli. Eriksen però ha un costo proibitivo, si dice nelle stanze dei bottoni.
Ma attenzione: le porte di via Turati stanno spalancandosi di nuovo all’arrivo di Silvio Berlusconi, che con forza vuole tornare a prendere il suo posto in capo alla società. E visto che siamo a Natale … un regalo sotto l’albero non potrà certo mancare!
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati