Biasin: "Pato in love (ma solo fuori dal campo): se Berlusconi si arrabbia son guai. Tevez sarà diavolo? Sì, scommetteteci"
Il calendario dell'Avvento che non c'è (diciamo così...) in casa Milan si chiama Pato. Drizzate bene le orecchie: il Papero è un caso. Mica perché a Bologna ha fatto ridere (o non solo). Il guaio è quel che accade fuori dal campo. Da quando il pupetto brasiliano s'è fidanzato con la presidentessa Berlusconi, qualcosa s'è inceppato. Tra infortuni e prestazioni sottotono ce n'è abbastanza per pensare male: vuoi vedere che questo qui a furia di tirare la corda fa perdere la pazienza al presidente vero, alias Silvio Berlusconi? E se s'arrabbia il Cavaliere son dolori e se son dolori qualcuno rischia grosso e se qualcuno rischia grosso allora Tevez arriva per davvero (a gennaio) e qualcun altro parte (a giugno, non ora). Lo scettico storce il naso: "E chi ti dice che Carlitos arriva per davvero?". I furbacchioni delle agenzie di scommesse.
Quei satanassi non sbagliano mai e quotano il matrimonio con i rossoneri 1.50 contro il 4.50 del Paris Saint Germain. Ma il Milan non modifica la sua offerta: prestito gratuito fino a giugno e riscatto (non obbligatorio) a 20-25 milioni (come se io andassi alla De Beers a dire: "Voglio quel diamante lì, quello grosso. Lo tengo fino a giugno poi se mi gira ve lo pago ma mica per forza". Mah...). I francesi invece mettono sul piatto un sacco di quattrini da subito. Ma come: gli sceicchi son così fessi? Evidentemente sì, oppure non possono fare altro che inchinarsi di fronte al mantra del giocatore, che per bocca del suo procuratore dal nome impronunciabile continua a ripetere: "Voglio il Milan, il Milan, il Milan, il Milan...". L'alternativa dei petrol-fessacchiotti? Tenersi l'argentino fino a giugno, evitare infortuni del caso e piazzarlo al mercato estivo. Si vedrà.
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