Rompere la maledizione

Rompere la maledizioneMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 16 dicembre 2011, 22:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il 4 marzo 2008 è una data che ricordano in pochi, ma ha segnato il termine di un ciclo glorioso e vincente: l'epoea europea del Milan di Carlo Ancelotti. I rossoneri guidati dal tecnico emiliano, furono eliminati agli ottavi dall'Arsenal di Fabregas e Adebayor: i titoli conquistati in precedenza, Champions, Supercoppa Europea e Mondiale per Club, non bastarono a spaventare i ragazzi terribili di Wenger, corsari a San Siro grazie ad un meritato e nefasto 0-2. Da quella sconfitta iniziò il lungo calvario rossonero in campo internazionale, quasi una maledizione nelle successive tre stagioni. Nel 2009, questa volta in Coppa Uefa, il Diavolo uscì ai sedicesimi contro il Werder Brema, nonostante si fosse portato in vantaggio in entrambe le sfide. Tornato nel suo ambiente naturale, la Champions League, continuò la mala sorte col calcio inglese. Nel 2010, con Leonardo in panchina, i rossoneri trovarono di fronte il Manchester United orfano di Cristiano Ronaldo. In quella doppia sfida si scatenò però Wayne Rooney, vincendo quasi da solo la contesa. Soprattutto la gara di andata resta tuttora un rimpianto, considerando le occasioni da gol fallite dai milanisti dopo il vantaggio iniziale firmato Ronaldinho.

Altri ottavi che conquisti, altri inglesi che trovi: il Milan dei mediani di Max Allegri, solido e roccioso in campionato, faticò in più di un'occasione anche nel girone di qualificazione. L'urna di Nyon sembrò favorevole, dato che, tra le tante e pericolose sfidanti, il Milan pescò un agguerrito ma non irresistibile Tottenham. Tutto sembrava agevole ma, tra sfortuna, imprecisione ed infortuni, il Diavolo pagò pegno con la rete beffa di Peter Crouch. Non bastò una prova sontuosa dei milanisti a White Hart Lane dove, nonostante una gara dominata, il risultato non si mosse dallo zero a zero. A febbraio la storia si ripeterà e, dopo quattro anni, i rossoneri avranno l'opportunità di riscrivere la storia, cercando di chiudere questo fastidioso cerchio negativo. Sarà un Arsenal diverso, così come il Milan: Zlatan Ibrahimovic, in questo senso, potrebbe aiutare... Lo svedese, nonostante una stagione non proprio brillante in campo europeo col Barcellona, decise la sfida contro i Gunners all'Emirates Stadium, disputando una prova monumentale coronata da una fantastica doppietta.