Arriva la svolta
Il Milan fatica a battere il Siena. I pronostici della vigilia sono stati rispettati ma portare a casa i tre punti è stato più difficile del previsto. Nel primo tempo il Milan ha effettuato un solo tiro nello specchio (diagonale di Boateng deviato dal portiere senese) e uno sopra la traversa di Ibra. Sarà un caso ma quando nel secondo tempo i centrocampisti hanno iniziato a inserirsi in area partendo da dietro il risultato è stato sbloccato. Se il Milan gioca al rallentatore pur con una tecnica raffinata è assai improbabile creare occasioni da gol soprattutto se gli avversari sono rintanati nella propria metà campo e pressano come forsennati. Anzi c’è il rischio di subire gol in contropiede. Era accaduto a Bologna e la storia stava per ripetersi contro il Siena, quando Bolzoni (ex interista…) solo e soletto in area milanista ha messo a lato la possibile palla dell’ 1 a 0. Ostinarsi attaccare per vie centrali con palleggi stretti e lenti equivaleva infilarsi senza vie d’uscita in un “cul de sac”. Tanto più che Ibra isolato nei sedici metri veniva sistematicamente bloccato da raddoppi di marcature che toglievano il fiato. E così il suo apporto offensivo nella frazione iniziale è stato poco producente col risultato che il Milan era lezioso, sterile e noioso. Bisognava allora dare maggiore tonicità all’intero complesso e sveltire la manovra magari ricorrendo a qualche sostituzione, anche a costo di sacrificare qualcuno dai piedi buoni. Aquilani al posto di un Seedorf abbastanza anonimo aveva questo scopo. La scossa è arrivata al decimo del secondo tempo quando su angolo, Boateng imbecca Robinho che serve Nocerino bravo a farsi trovare al limite e a sparare un rasoterra, che tra una selva di gambe e alcuni rimpalli, trafigge Brkic.
E’ il sesto gol in campionato dell’ex palermitano. Una preghiera al Signor Allegri: per cortesia faccia giocare il Noce sulla sinistra, là dove si trova più a suo agio. I benefici per la squadra sono evidenti. Il calcio di rigore messo a segno da Ibra (15° gol stagionale) nasce da un contropiede. E’ ancora Robinho a lanciare Boateng che arrivato a tu per tu con Brkic va per le terre. Era rigore? C’è un tocco del portiere senese col ginocchio sinistro sul piede sinistro di Boa , bisogna però stabilire se è Kevin che trascina la gamba fino all’impatto. Il dubbio rimane. A Bologna, è bene ricordarlo, non era stati visti tre rigori netti (spinta di Mudingay a Aquilani, mano di Seedorf, e mano di Morleo) così come in precedenza a Firenze era stato annullato un gol regolare a Seedorf e non concessi al Milan due rigori (fallo netto su Pato e un tocco di mano di Behrami). Nota a margine: il Papero rientra al 20’ del secondo tempo, prestazioni tra luci (tre gol sfiorati) e ombre (è troppo statico e poco lucido).
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