ESCLUSIVA MN - Comandini: "Pato va aspettato. Milan Ibra-dipendente? Un pò si"

La redazione di MilanNews.it, ha contattato in esclusiva Gianni Comandini, ex attaccante italiano che, tra le altre squadre, ha militato anche nel Milan nella stagione 2000/01, dove fu protagonista dello storico derby vinto dai rossoneri con un netto 6-0. A lui, abbiamo chiesto soprattutto, di analizzare i momenti, opposti, di Pato e Ibrahimovic.

Iniziamo a parlare di un dato molto importante per il campionato italiano. Dopo l’inizio di campionato, il Milan sembra aver risolto i suoi problemi difensivi…
“Si, credo che sia il frutto del buon lavoro svolto fin qui ed ora si stanno raccogliendo i frutti. L’equilibrio difensivo è ovviamente importante”.

Legandoci a questo discorso, cosa ne pensi della ‘diatriba’ tra Berlusconi e Allegri?
“Penso che il presidente debba fare il presidente e l’allenatore, l’allenatore. E’ normale che ognuno abbia le sue idee e bisogna perseguirle”.

Lei è un ex attaccante, come giudica il momento negativo che sta vivendo Pato? Quale può essere la causa di questa sua involuzione?
“I motivi possono essere tanti, magari anche personali. E’ un ragazzo giovanissimo, che pur essendo calciatore, può vivere dei momenti difficili. Lui è un giocatore di livello, che credo tornerà presto quello che abbiamo conosciuto”.

Lei dunque, punterebbe ancora su di lui?
“Si, assolutamente si”.

Si dice spesso che il Milan sia Ibra-dipendente, cosa pensa al riguardo?
“La sua grossa esperienza calcistica, aldilà del Barcellona, ha mostrato che un po’ tutte le sue ex squadre siano state Ibra-dipendenti. E’ chiaro che sia un valore aggiunto, ma un po’ tutte le squadre si adattano al suo modo di giocare. Non si può però parlare completamente di dipendenza a questo livello”.

Chiudiamo con una domanda di mercato. Tevez è l’uomo giusto per sostituire Cassano?
“Si penso possa essere un bell’acquisto, anche se ha caratteristiche diverse da Cassano”.