IL 2011 DI NOCERINO - Quel Diavolo di un Antonio. Un 2011 da favola tra famiglia e nazionale

IL 2011 DI NOCERINO - Quel Diavolo di un Antonio. Un 2011 da favola tra famiglia e nazionale MilanNews.it
© foto di Alberto Fornasari
sabato 31 dicembre 2011, 14:00News
di Francesco Specchia

Quando ti augurano buon anno pensi sempre possa essere davvero l'anno giusto, ma non sempre ne sei pienamente convinto. A fine 2010 saranno in molti ad aver augurato tante gioie ad Antonio Nocerino ma neanche lui avrebbe immaginato quanta magia avrebbe accompagnato i 365 giorni successivi. Lavoro e impegno hanno portato Antonio dov'è. Dal sud al nord, dall'europa all'Europa con la 'e' maiuscola. Da ragazzino a padre di famiglia, da buon giocatore a centrocampista più prolifico dell'attuale stagione dietro solo a Lampard e Ribery. Ribaltare un calzino e trovare così tante sorprese. Un escalation di emozioni, un crescendo di prestazioni che esaltano le qualità del mediano azzurro. Gennaio parte piano ma regala la prima gioia. 30.01.2011, San Siro, quella che sarebbe diventata la sua nuova casa, primo gol dell'anno all'Inter nella sfortunata sconfitta per 3 a 2. Altro mese, altro gol. Un giorno prima di San Valetino Nocerino realizza un'altra segnatura, anche questa volta non porta punti ai rosanero: 2 a 4 contro la Fiorentina. Marzo è il mese del ritorno al futuro, Palermo-Milan 1 a 0 alla Favorita, Gioian l'uomo partita e Nocerino il volto che sarebbe diventato amico di li a qualche mese. Aprile-Maggio-Giugno e Luglio hanno da segnalare solo il gol all'ultima giornata contro il Chievo. Ogni volta che il napoletano segna con la maglia del Palermo la squadra perde. Coincidenza sfortunata. Ad Agosto, tempo di calciomercato, tempo di qualificazione in Europa League, il Thun, squadra del paese più noto per l'oggettivistica che per il pallone, elimina il Palermo. Pensieri su pensieri, altra occasione persa per confrontarsi con grandi campioni del vecchio continente. Si chiude una porta e si apre un portone. Sliding doors. Ultimo giorno di agosto, ultimo giorno di mercato... Driiiin! Non è una sveglia, ma il cellulare che squilla. Dall'altra parte della cornetta Adriano Galliani.

Stupore, gioie e felicità, nel frullatore di emozioni del campione. Come le cose più belle accade all'improvviso e in cinque minuti, Antonio da Napoli, avrà sulle spalle il numero che fu di Ricardo Kakà. Patto col Diavolo. Contratto di cinque anni con il Milan. Tutti felici perché la rivelazione rossonera è costata solo 500.000 €. Colorare la propria vita trasformando lo sbiadito rosa nel rosso passione della squadra più titolata al mondo. L'amore sboccia all'improvviso e lo scetticismo si trasforma in applausi prima e in ovazioni poi. Con il Palermo Antonio nel 2011 ha sempre giocato e lo ha fatto per gli interi 90 minuti collezionando dunque 1800 minuti, tre gol e un assist, a tutto ciò vi è da aggiungere una sola ammonizione. Nelle prime dieci partite del Milan il numero 22 è sempre in campo. Questo vuol dire che fin da subito il Noce ha conquistato tutti. Il primo gol rossonero arriva proprio contro il Palermo, una gioia silenziosa che esplode dentro, un'implosione impazzita di sensazioni difficili da provare. Alla nona giornata the impossibile made possibile. Pallone a casa e tripletta impensabile per un centrocampista che solitamente porta la croce. E' il momento di cantare, e che assolo. La partita indimenticabile è Milan-Parma 4 a 1. La chiusura con il botto arriva nelle ultime due giornate (esclusa la partita di Cagliari, recupero della prima giornata). Insieme a Ibra è il mattatore degli ultimi incontri, decisivo come Ibra e goleador come nessuno in Europa. A Cagliari solo Pisano strozza in gola l'esultanza personale al Noce. Regali più belli il 2011 non poteva offrirne, ricordi che rimarranno indelebili, oltre che la nascita della figlia. In questa stagione il mediano è diventato padre e si è vestito di azzurro, in maniera costante, collezionando otto presenze (quattro in amichevole e quattro nelle qualificazione agli Europei). Non si può che augurare a Nocerino un 2012 ancora più bello, difficile ma non impossibile.