L'anno del riscatto e non solo...

L’estate aveva indotto i tifosi del Milan a degustare vini pregiati, di un certo spessore e di una certa corposità. Il paragone vinicolo si riferisce ai nomi di Marek Hamisk, Cesc Fabregas e Bastian Schweinsteiger che, a turno, sono stati accostati all’identikit di mister X tracciato da Massimiliano Allegri in una nota puntata di Studio Milan. Poi, più passavano i giorni e più i sopraindicati top players non si materializzavano in quel di via Turati mentre, sottobanco, prendeva sempre più corpo la trattativa con il Liverpool che ha poi portato, alla sua conclusione, Alberto Aquilani al Milan con un’operazione di assoluta scaltrezza da parte di Adriano Galliani che, conscio di aver perso Andrea Pirlo, ha dovuto puntare su un altro centrocampista di qualità per non far mancare genio e brio in mezzo al campo dopo che l’ex metronomo rossonero si è accasato, a parametro zero, alla Juventus divenendone il perno centrale.

L’arrivo dell’ex romanista, bisogna ammetterlo, all’inizio non fece fare i salti di gioia ai tifosi milanisti che, tuttavia, con il passare del tempo si sono ricreduti su questo acquisto che ha reso l’ex Principino di Roma uno degli intoccabili della mediana di Massimiliano Allegri. La qualità di Aquilani la conoscono tutti e, la stessa, è stata messa totalmente a disposizione della manovra di squadra alla quale ha dato nuove geometrie e continuando il lavoro che lo stesso Allegri aveva iniziato con Pirlo ovvero il regista decentrato rispetto alla posizione canonica dinnanzi la difesa. Le ottime qualità balistiche, suo marchio di fabbrica, sono un’arma micidiale a disposizione del Milan e speriamo che, anche dal punto di vista realizzativo, il 2012 possa essere l’anno del definitivo riscatto di un giocatore che, forse con troppa fretta, era stato dato per finito.