Il grande rifiuto
Giovedì 19/01/2012: l'agente di Carlos Tevez, Kia Joorabchian, è atteso a Parigi per accordarsi e chiudere l'intesa col Paris Saint-Germain. Il procuratore anglo-iraniano non solo non si vede, ma nel frattempo presidia il trasferimento al QPR di Taye Taiwo.
Venerdì 20/01/2012: questa volta l'ormai celebre procuratore non manca l'appuntamento nella capitale francese. Ovunque il trasferimento pare cosa fatta, ma la realtà si rivelerà diametralmente opposta. Kia e il PSG non si accordano, ma c'è di più: Tevez ribadisce, per l'ennesima volta, di volere soltanto il Milan.
Un rifiuto sonoro e fragoroso, vista anche l'ostentata sicurezza dei parigini. I dubbi, tuttavia, non possono che crescere: perchè Tevez, dopo l'apparente dietrofront del Diavolo, dovrebbe ancora attendere un'ipotetica chiamata rossonera? Difficile che un giocatore, fermo da mesi, possa rifiutare colate d'oro senza garanzia alcuna da sponda milanista. Adriano Galliani, nonostante le parole di facciata, ha probabilmente continuato a tessere la tela per l'Apache, spalleggiato dall'ormai amico Joorabchian. A dieci giorni dalla chiusura del calciomercato, dopo questo "no" netto ed evidente, il Manchester City si trova in una situazione piuttosto scomoda. Trattenere il giocatore in Inghilterra, rischiando un salasso in caso di vittoria della Premier League (l'ingaggio del ventisettenne raddoppierebbe), oppure accettare la proposta del Milan ed accontentare il giocatore. Nel frattempo, visto l'ennesimo infortunio del Papero e il parallelo guaio di Boateng, a Milanello non possono restare con le mani in mano: l'arrivo di Tevez, oltre a rimpiazzare Cassano e Pato, permetterebbe a Robinho (o El Shaarawy) di retrocedere nella posizione di trequartista.
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