A questo Milan manca qualità, La piazza inizia a rumoreggiare su Allegri. Pippo, ultima bandiera
Unica consolazione di una settimana che ha visto il Milan perdere male a Roma è stata la notizia che il “Nostro” Pippo Inzaghi non abbia lasciato la “Sua”casa.
Dimentichiamo dunque un match poco divertente,poco spettacolare , disputato dai Ragazzi a ritmi blandi, caratterizzato da troppi lanci lunghi, filosofia che il Milan non ha mai seguito nella sua storia. In questo momento, senza Aquilani, Cassano, forse anche Boateng, persi Pirlo e Ronaldinho e con Seedorf non ancora la top della forma, la squadra riesce a produrre poca qualità, appiattendosi sui soli tentativi di servire Ibrahimovic, unico sbocco offensivo, direi quasi unica speranza, bravo a concludere, bravo a regalare assist. Il momento, alla vigilia di due partite fondamentali contro Napoli e Udinese è certo difficile. Massimiliano Allegri è stato bravo, nella scorsa stagione a superare quindici giorni terribili, dopo la sconfitta contro il Palermo. L’atmosfera intorno a lui però è differente rispetto al marzo di un anno fa. Nei suoi confronti, la critica sembra meno favorevole, anche i tifosi paiono più spazientiti, forse troppo presto sicuri di conquistare uno Scudetto, considerato …facile, troppo facile.
C’è però un giocatore che unisce tutti gli innamorati del Milan. E’ Pippo Inzaghi, che ha regalato 10 anni indimenticabili al pubblico milanista, unendolo negli applausi dalla Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, dalla gelata Dortmund, alla calda Atene, dalla splendida Montecarlo alla appassionata Yokohama. Unico come un fiocco di neve, pochi Campioni hanno amato così i colori rossoneri pochi Fuoriclasse, d’altro canto, sono stati amati come lui.
“Alta Tensione” è riuscito però a superarsi il 31 gennaio 2012. Non ha realizzato uno dei suoi gol incredibili, non ha esaltato la folla con la sua trascinante esultanza. No, di più!!!. Superpippo ha rifiutato una somma importante, molto importante ,che gli ha offerto un club serio come il Siena.
Inzaghi non ha avuto esitazioni. Vuole conquistare innanzitutto un altro traguardo prestigioso: le 300 partite con la maglia del Suo Cuore. Per poi vivere fino in fondo,uno dei momenti più intensi della sua carriera, in una domenica di maggio, che magari regalerà le solite forti emozioni, tipiche di un mese che al Milan ha spesso, quasi sempre, portato fortuna. Sì, vuole lasciare i Suoi tifosi, abbracciato dall’affetto della gente, con una grande festa, la Sua Festa, dopo aver magari regalato l’ultima emozione, gli ultimi brividi, l ‘ultimo gol mentre nell’aria si ode il coro ,che lo ha sempre accompagnato in questi formidabili anni 2000:” OHI,OHI, OHI ,PIPPO INZAGHI SEGNA PER NOI!!!!”
Sensazioni che valgono più di ogni somma di denaro,che ogni somma di denaro non può comprare. Il giro di campo osannato dalla Sua gente, le lacrime trattenute a stento, quando i compagni lo alzeranno verso il cielo di San Siro, lo stadio della Sua vita.
Gustiamoci fino in fondo, allora ,questo Campione, esultiamo quando si alzerà dalla panchina, emozioniamoci quando Allegri deciderà di metterlo in campo, beviamo nel calice dei suoi scatti, dei suoi tiri, dei suoi gol,chiedendo al dio del calcio di regalarci ancora la possibilità di urlare, ancora una volta, il grido più bello:”Pippo, Pippo Mio!”.
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