Serena: "Il Milan deve alzare i ritmi, cosa che non accade da tempo"

Serena: "Il Milan deve alzare  i ritmi, cosa che non accade da tempo"MilanNews.it
mercoledì 8 febbraio 2012, 08:00News
di Antonio Vitiello

Il doppio ex Aldo Serena, in esclusiva per TuttoJuve.com ci introduce alla prestigiosa semifinale di domani sera fra Milan e Juventus.
Aldo Serena, domani prestigiosa semifinale di Coppa Italia: Milan-Juventus
“Devo dire che negli ultimi anno la Coppa Italia una volta la si snobbava, mentre adesso le squadre stanno dimostrando di avere interesse a vincerla e questa semifinale è sicuraente un bello spot per la manifestazione. Fra le due partite di Coppa e quella di campionato ci saranno 3 sfide ravvicinate che metteranno a confronto le due squadre dimostratesi più competitive, sebbene molto diverse. La Juve si basa sul collettivo mentre il Milan ha creato una squadra che viaggia con grandi campioni con un allenatore cerca di assemblare al meglio il puzzle”.
Dobbiamo aspettarci un Milan voglioso di vittoria anche per togliere le certezze dei bianconeri in vista del campionato?
“Potrebbe essere questa la chiave di lettura. C’è da dire che il Milan si ritrova con defezioni importanti a metà campo, però sa di poter contare almeno nella doppia semifinale su Ibrahimovic che, squalificato in campionato, affronterà queste sfide con maggior decisione. Penso che il Milan vorrà sfruttare al meglio la partita d’andata per gestire il ritorno, anche se la Juventus gioca con lo stesso atteggiamento sia in casa che fuori. In più i rossoneri dovranno alzare i ritmi di gioco, cosa che non riesce da tempo e nel caso non ce la facesse per come gioca la Juve potrebbe andare in difficoltà”.
Come commenta la squalifica di Ibrahimovic?
“La manata è stata evidente e vistosa. C’è il precedente dello scorso anno quando lo svedese colpì Rossi del Bari. Lì era pugno chiuso, qui no. Diciamo che si cercheranno questi cavilli per cercare di ridurre la pena”.
E magari con la riduzione della squalifica spunterà il malcontento bianconero e successive polemiche
“Le polemiche sono dietro l’angolo in un senso o nell’altro. Purtroppo in Italia è così”.


Qualche anno fa anche Lei fu coinvolto in un episodio simile, ma al suo posto l’arbitro mandò fuori van Basten…
“Fu un Milan-Roma e diedi una gomitata a Piacentini, mi sembra. L’arbitro Cesari, su segnalazione errata del guardalinee andò a espellere van Basten che non aveva fatto nulla. Addirittura io stesso andai a dire al direttore di gioco che l’autore della gomitata ero stato io ma non ci furono ragioni, van Basten fu espulso e io la feci franca. Diciamo che negli anni ’80 e ’90 noi calciatori avevamo più possibilità per fare qualche marachella, adesso sarebbe impossibile perché chi gioca ha persino una telecamera dedicata”.
Aldo Serena, Lei è un doppio ex e ha vissuto in entrambe le squadre periodi storici particolari. Iniziando con il Milan è stato sia nel periodo più buio dei rossoneri, ossia in Serie B sia nella squadra degli Invincibili
“Ricordo la stagione in B dove facemmo una cavalcata strepitosa, giocando bene e con 60 mila spettatori a San Siro che ci facevano sentire come se fossimo in Serie A. Ironia della sorte aprimmo e chiudemmo la stagione con la Juventus, prima in Coppa Italia in una delle prime partite di Michel Platini, che già allora mi lasciò senza parole per la sua classe e poi a fine stagione nel Mundialito per Club, in un pirotecnico 2-2 in cui feci gol anche io. La seconda parentesi, sebbene fosse quella dell’invincibile Milan fu vissuta da me in maniera marginale. Iniziai titolare e giocai pure uno Juventus-Milan molto importante, poi feci fatica e gli infortuni che mi capitarono mi tolsero spazio”.
Alla Juventus invece ha assistito all’ultima zampata in campionato della grande Juve degli anni ’80 e la stagione seguente col ritiro di Platini
“Per me furono due anni ottimi. La delusione fu in Coppa dei Campioni dove uscimmo prima col Barcellona e poi con il Real Madrid, nonostante fossero alla nostra portata. Purtroppo non potei giocare contro i catalani perché infortunato, mentre col Real all’andata ero squalificato. Mi spiace molto sia finita così perché quella Juve poteva arrivare in finale, con un Platini che almeno nella stagione 85/86 poteva dare ancora tanto. L’anno dopo aveva già deciso di ritirarsi a fine stagione e fu un’altra storia, però ricordo altri campioni come Laudrup, Manfredonia o Scirea che davano un apporto fondamentale alla squadra”.