Punito dai suoi tifosi

Punito dai suoi tifosiMilanNews.it
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mercoledì 8 febbraio 2012, 10:00Primo Piano
di Francesco Somma

Sembra di essere tornati, con la mente e con il cuore, a un anno fa: a Milan-Bari, a Fiorentina-Milan, agli improduttivi dibattiti sulle reazioni di Ibra, sulle squalifiche che potenzialmente dovevano mettere in ginocchio il Milan e che alla fine si sono risolte in una lunga, interminabile e insopportabile serie di chiacchiere. Ibra sì, Ibra no, Ibra è cattivo, Ibra è un danno per la squadra, e via dicendo. E’ passato tanto tempo, ma l’episodio più caldo della settimana ci porta ancora una volta a porci delle domande. E’ passato tanto tempo, ma a ben vedere i gesti e le parole sono sempre gli stessi: Ibra che si lascia andare all’istinto, capisce subito di aver sbagliato, incassa la punizione e lascia il campo a testa bassa. Come un anno fa, le sanzioni sono esagerate, perché la rassegnazione dello svedese e l’immediata consapevolezza di aver fatto una c….ta, ancora una volta non si sposano con il buon senso della giustizia sportiva, che non solo ha assolto Aronica (non nuovo a malandrinate da rettangolo verde e reo comunque di aver cercato e trovato primo lo scontro con Nocerino), ma ha comminato allo svedese tre turni che significano condotta violenta. Uno schiaffetto, vabbè… Ha sbagliato ed è giusto che paghi, Ibra stesso sa bene che per quanto difficile, tenere sotto controllo l’istinto è fondamentale per un atleta del suo livello. Però purtroppo ci sono cose che si sanno ma non si riescono a fare con facilità.

Controllare l’istinto è probabilmente una di queste. “Ibra deve imparare a controllare gli istinti” è una frase che non deve appartenere al tifoso milanista. Magari questo discorso non vale per Aronica, Rossi, Materazzi e Onyewu, ma il tifoso milanista deve tanto all’istinto di Ibra, perché nel bene è stato quello stesso istinto a dettargli giocate che la ragione boccerebbe senza appello. Si pensi ai gol contro Brescia, Fiorentina e Lecce lo scorso anno, al magnifico tacco dello 0-3 sul Novara,  alle decine di rigori messi a segno con freddezza da fuoriclasse e ad altrettanti assist e giocate da applausi, facendo riferimento solamente a quanto avvenuto nel periodo milanista. Ibra ha sbagliato, è fuori dubbio, ma se i suoi tifosi gli chiedono anche di controllare l’istinto, lo puniscono due volte. Non ce n’è bisogno, decisamente…