...Arsenal "preda" perfetta per Ibra e compagni

...Arsenal "preda" perfetta per Ibra e compagniMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 13 febbraio 2012, 14:30Focus On...
di Emiliano Cuppone

Tornano le notti europee, torna la Champions League, la fase ad eliminazione diretta, tornano le notti da diavolo.
La squadra di Allegri deve sfatare il tabù degli ottavi di finale contro le inglesi, è dal 2007 che i rossoneri non passano il primo scoglio ad eliminazione diretta, è accaduto nel 2008 con l’Arsenal, nel 2010 con lo United e lo scorso anno con il Tottenham.
Di nuovo una squadra da Premier sul cammino del diavolo, di nuovo l’Arsenal di Arsene Wenger, che, però, non sembra essere ancora quella squadra che seppe annichilire i campioni d’Europa in carica con una prestazione impeccabile a San Siro.
I gunners vivono un buon momento, hanno ripreso a correre in Premier League dopo un inizio di stagione più che stentato, hanno scoperto nuovi beniamini come il giovanissimo Chamberlain e ritrovato vecchi leader come Henry, tornato a tempo determinato e che saluterà i biancorossi dopo la sfida di mercoledì.
Analizzando i numeri della squadra londinese, però, balzano le deludenti cifre di una stagione in cui i gunners non brillano per continuità. L’Arsenal occupa il quarto posto in campionato, distante 17 punti dalla vetta e ben 10 dal Tottenham terzo, ha realizzato 43 punti in 25 partite, andando a segno per 48 volte, ma subendo ben 35 reti, con una media di 1,4 gol subiti a partita. Il cammino in Champions non è stato esaltante, in un girone tutt’altro che di ferro con Marsiglia, Olympiacos e Borussia Dortmund, i gunners hanno totalizzato 11 punti in 6 partite, andando in rete solo 7 volte e subendo ben 6 gol, uno a partita di media.
Balzano agli occhi i limiti difensivi di una squadra che sicuramente offre un calcio spettacolare, ma che irrimediabilmente finisce per scoprire il fianco alle sortite avversarie. Per altro i numeri in attacco non sembrano essere così rassicuranti, specie in Champions dove la media gol è di 1,16 a partita, anche se l’ultimo periodo è stato meno avaro di reti con Wenger, la squadra sembra aver ritrovato la vena realizzativa dopo qualche mese di stenti a livello di gioco.


Se ad i numeri ci aggiungiamo il materiale umano, va sottolineata un’assenza pesante come quella di Mertesacker. Il centrale tedesco si è infortunato sabato durante la sfida con il Sunderland, un problema alla caviglia con probabile interessamento dei legamenti che lo terrà a lungo lontano dai campi, facendogli saltare sicuramente la doppia sfida al Milan. Il nazionale teutonico è sembrato essere la vera colonna portante di una difesa spesso non impeccabile, con Vermaelen formano una coppia molto più affiatata di quella composta dal belga e Laurent Koscielny, sostituto naturale di Mertesacker che molto probabilmente verrà impiegato mercoledì.
Una coppia centrale piuttosto lenta e non impeccabile nell’uno contro uno, preda perfetta per le accelerazioni delle seconde punte rossonere e le giocate funamboliche di Ibrahimovic, che già nel 2010 stese i gunners con una doppietta, quando indossava la maglia del Barcellona.
Parimenti arduo il compito che spetterà ai difensori rossoneri, i quali dovranno vedersela con un attacco tutto velocità, composto dal capocannoniere della Premier League, Van Persie, affiancato probabilmente dalle due frecce biancorosse  Walcott e Chamberlain, con l’incognita Henry, pronto a subentrare dalla panchina, o magari schierato dal primo minuto per sfruttarne l’esperienza.
Una sfida tutta da vedere, una lotta fra due squadre principalmente votate all’attacco, ma con la sostanziale differenza dettata da una solidità difensiva ben più consistente nella squadra rossonera. Un match alla pari, secondo i più con l’ago della bilancia che penderebbe solo leggermente verso la formazione di Allegri.
Vedremo cosa accadrà, quello che è certo è che lo spettacolo non dovrebbe mancare, con la speranza che Ibra e compagni sappiano essere all’altezza delle aspettative, coscienti di non trovarsi di fronte un muro imperforabile.