Cala il possesso, sale il gioco: Milan, era ora
57 per cento di possesso palla contro 43, stavolta a favore degli avversari. Sta tutto qui il segreto della vittoria di ieri del Milan sull’Arsenal, quel 4-0 spettacolo che ha messo in bella mostra tutte le qualità dei rossoneri, capaci di giocare a calcio tanto quanto le altre big d’Europa. Il possesso dicevamo, un’arma spesso utilizzata da Ibra e compagni, ma in malo modo, con un’infinità di passaggi in orizzontale a velocità estremamente limitata. Insomma, una soluzione sterile, che ha più volte portato il Milan a dominare sul piano del palleggio, senza tuttavia raccogliere frutti in termini di gol e azioni pericolose.
Ieri, invece, la squadra ha cambiato faccia, vincendo la sfida in fase di non possesso: pressing totale, che inizia dalle punte e finisce con i difensori, poi tutti pronti a ribaltare l’azione, con uomini sempre in movimento. Due-tre tocchi, verticalizzazione istantanea e presenza fissa nell’area dell’Arsenal. Insomma, meglio comandare le operazioni con imprevedibilità e dinamicità, badando al sodo, piuttosto che perseverare palla al piede, specchiandosi e stravincendo il match (inutile) delle percentuali. In fondo, questo è il calcio: il tiki-taka paziente, stucchevole ma funzionale, lasciamolo al Barça.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati