Una storia mai finita

Una storia mai finitaMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 19 febbraio 2012, 12:20Primo Piano
di Francesco Somma

Pensare che la vivrà come una partita normale, uguale a tutte le altre partite, sarebbe da stupidi. Malgrado il carattere glaciale ed apparentemente dimesso, malgrado la difficoltà a manifestare e commentare emozioni che da sempre lo contraddistinguono, sabato sera Andrea Pirlo farà ritorno nella sua vecchia casa, si ritroverà faccia a faccia con i suoi vecchi colori. Arriverà al fischio di inizio con la mente animata dalla concentrazione ma anche dai ricordi. Poi basta, poi si gioca e bene, come ha fatto all’andata risultando alla fine uno dei migliori in campo. In barba allo spazio che avrebbe dovuto cedere all’emozione; in barba alla vita vissuta in rossonero.

La Juve arriva alla partita più importante della stagione con il vento in poppa che spira dritto dritto dai 3 punti ottenuti contro il Catania, e Pirlo arriva a San Siro dopo aver messo a segno la punizione della svolta: si è sbloccato dopo 24 turni di campionato mettendo a segno un bel calcio di punizione; poi ha realizzato due assist e contribuito in maniera diretta e concreta a rimettere la sua squadra sulla strada giusta, ma questo è storia di sempre, nessuna novità. Guardarsi indietro pensando a ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, è utile solamente a farsi del male, ma in rossonero c’è ancora chi lo rimpiange, chi malgrado tutto non ha mai condiviso appieno la nuova filosofia dettata da Allegri in mediana. Chi è pienamente consapevole del fatto che dal più grande centrocampista italiano degli ultimi 10 anni non può arrivare alcun danno. Ma ormai anche questa è storia…