Attenti a quei due...

Attenti a quei due...MilanNews.it
domenica 19 febbraio 2012, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il Milan, nonostante le ridondanti assenze, vìola con merito il tabù Manuzzi. E' stata la giornata di Muntari ed Emanuelson, bravi ad allontanare la morsa dei critici con due gol fondamentali. Il ghanese, il cui acquisto non è stato certamente trionfalizzato da parte degli addetti ai lavori, ha subito risposto presente: prima rete in rossonero e prestazione di livello, caratterizzata da personalità, tecnica ed intensità. Un altro giocatore rispetto a quello degli ultimi tempi in nerazzurro dove, bisogna ricordarlo, non aveva certamente la fiducia dell'ambiente e dell'allenatore. Dopo una prima stagione positiva con Mourinho, Muntari cominciò lentamente a perdersi, utilizzato forse in maniera inadeguata e discontinua. Allegri lo aveva conosciuto ad Udine con Galeone, avendo la possibilità di studiarne bene le caratteristiche e il ruolo prediletto: il mediano ventisettenne è una perfetta mezz'ala sinistra, abile più a buttarsi nello spazio che tenere una posizione fissa come centrale di centrocampo.

Un esordio col botto che, nonostante qualche dubbio relativo anche alla Coppa Africa, testimonia la bontà del nuovo acquisto last-minute di Adriano Galliani. Il migliore in campo, tuttavia, è stato un compagno di reparto del ghanese: Urby Emanuelson. L'olandesino ex Ajax, utilizzato dal tecnico toscano come autentico jolly, sta finalmente trovando una sua dimensione ideale. Oggi impiegato trequartista, l'orange ha confermato i passi in avanti delle ultime settimane, decisivo sia a Udine che contro l'Arsenal. La sua prima rete in campionato con la maglia del Milan - seconda in assoluto dato che segnò lo scorso anno al Palermo in Tim Cup - è sintomatica di una rinnovata fiducia: preziosa, precisa e potente la conclusione dell'eclettico venticinquenne, imparabile per Antonioli e decisiva per la vittoria rossonera in Romagna. Se Muntari può diventare un'ottima alternativa sull'interno di sinistra, Emanuelson è ormai il giocatore feticcio dell'allenatore livornese: mezz'ala destra, sinistra, trequartista, terzino ed attaccante aggiunto; l'ex lanciere si è sempre adattato, trovando finalmente continuità, tranquillità e consapevolezza dei propri mezzi.