Muntari, un altro regalo interista

Muntari, un altro regalo interistaMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 20 febbraio 2012, 13:30News
di Andrea Fanigliulo
La favola del centrocampista ganese in goal al debutto

Ormai i tifosi milanisti iniziano a farci l’abitudine, e con il passare degli anni, sta diventando sempre più una piacevole consuetudine…se sei uno scarto dell’Inter poco o male utilizzato e vai a giocare al Milan, non solo tornerai ad essere un protagonista assoluto, ma diventi in poco tempo un giocatore decisivo e fondamentale.
Alle 15.30 di domenica 19 febbraio 2012 In quel di Cesena, si è compiuto l’ennesimo miracolo/sgarbo sportivo ai “cari cugini” interisti, che dopo essersi addormentati ieri sera con difficoltà e imprecando a destra e a manca, questa mattina si sono svegliati pensando di aver fatto questa notte un brutto incubo…invece era proprio tutto vero!!!
Sulley Muntari, il 27 enne centrocampista ghanese, tanto “odiato e mal sopportato” dalla società, dall’allenatore e dalla stragrande maggioranza dei tifosi neroazzurri, dopo essere stato acquistato dal Portsmouth e pagato per ben 14 milioni di euro nel 2008, ieri, appena arrivato in casa rossonera in prestito secco (e a giugno resterà gratis visto che è in scadenza di contratto n.d.r.), alla prima apparizione ufficiale con la maglia del Milan , ha giocato…e anche molto bene, risultando tra i migliori in campo e addirittura decisivo, mettendo a segno il goal “apri scatole” della partita.
Forse, neanche il più ottimista dei tifosi rossoneri avrebbe immaginato un esordio così scoppiettante del centrocampista africano, eppure, a guardare la carriera di Muntari, non si poteva certo pensare che a soli 27 anni, questo giocatore , titolare inamovibile della sua nazionale, fosse già finito calcisticamente parlando.
Sulley è arrivato a Milanello a fari spenti,in punta di piedi, ma con una dichiarazione forte e roboante  ha fatto felici molti tifosi rossoneri:“Sono semplicemente passato da un grande Club…al Club più grande e più forte di tutti”…non male come inizio, e poi, con una carica ed una grinta in corpo esagerata, scegliendo il 14 come numero di maglia ( in onore del grande George Weah n.d.r.) e sin dal primo minuto della partita di ieri facendo capire a tutti come stessero le cose.


Al fischio d’inizio dell’arbitro Valeri avrà pensato più o meno:”Io sono ancora un giocatore importante, un giocatore vero, e qui lo dimostrerò a tutti; l’inter non mi ha voluto e messo alla porta…ed ora vedranno con i loro occhi chi sono veramente”…e così è stato.
Tiri a ripetizione, pressing a tutto campo, passaggi perfetti, corsa, dinamismo, fisicità e persino”la ciliegina sulla torta” del goal…in altre parole uno spettacolo.
Ma, noi siamo abituati a queste favole a lieto fine,e come già accaduto in passato con i vari Ganz, Simic,Seedorf, Pirlo, Brocchi e anche con gli stessi Crespo e Ronaldo, appena indossata la maglia del diavolo, questi pseudo”pre-pensionati calcistici”sembravano in tutto e per tutto rinati, recuperati fisicamente e mentalmente, e sin da subito parte integrante di una squadra e di un gruppo…quasi come se stessero lì in quell’ambiente da una vita, ed invece si trattava di pochi giorni.
Quale sia l’elisir di “questo immediato adattamento” è onestamente difficile a sapersi, ma di una cosa siamo certi, questa Società da quando siede al timone il presidente Berlusconi e con il sapiente lavoro di squadra dei vari Galliani e Braida e con tutto lo splendido staff che lavora dietro le quinte, raramente sbaglia un colpo sul mercato, e riesce sempre a mettere nelle migliori condizioni sin da subito qualsiasi “nuovo arrivato”, facendolo sentire a casa e facendogli credere che il Milan oltre ad essere un grandissimo Club è una splendida favola da vivere e da gustarsi fino alla fine della propria carriera…vero super Pippo??? Perciò benvenuto Sulley...benvenuto nella splendida famiglia rossonera!!!