Basta chiacchiere, il 2-0 pesa di più

Il Milan padrone del giuoco, del campo, della manovra e nettamente superiore ad un avversario accreditato da tutti come clamorosamente forte, la sintesi del match non è racchiusa nel risultato, ma nei fatti e in ciò evidenziato dal campo. Sessantacinque minuti di soli colori rossoneri, il resto lasciato alla Juve, più brillante fisicamente visto lo stand-by inserito dal primo minuto. Si polemizza nel post-match, ma la nota importante è solo una: i giudici di gara hanno caratterizzato la partita, influito in maniera decisa sullo score finale e di conseguenza sulla classifica. Conte intervistato dalle tv, non ha voluto sentir parlare di episodi più o meno pesanti, ma il 2-0 firmato Muntari avrebbe avuto un'importanza abnorme sul risultato finale. Parlare a giochi conclusi è magari fin troppo facile, ma la Juve di ieri sera accusato il doppio svantaggio, avrebbe arrancato e non poco per tornare in partita, soprattutto al cospetto di un Milan decisamente superiore in tutto.

Chiellini e co. sono stati preda per Robinho e gli altri, la seconda rete milanista avrebbe chiuso definitivamente la porta in faccia alla rimonta juventina. La rete di Matri beccato in fuorigioco inesistente è un alibi, per chi già nella prima frazione aveva palesato un certo imbarazzo, di sicuro non può essere paragonata alla realizzazione e al momento in cui era giunta la firma di Muntari. Alla fine è pari anche negli episodi-gol, resta il fatto che quello rossonero sarebbe stato un salasso clamoroso per Buffon e co., così come le immagini vanno a sottolineare che la svista del signor Romagnoli, non è stata questione di centimetri come per Matri, ma quasi di metro. Inutile girarci intorno, il peso specifico conta sempre, anche se al triplice fischio dell'arbitro il numero degli avvenimenti è pari. Inutile rimuginare nel torbido di un match bello, ma con un pizzico di attenzione in più oggi si sarebbe parlato di Milan in fuga e di testa a testa, dominato in maniera troppo importante, punto.