Se si arresta Miccoli il Palermo s'inceppa e Muntari può fare la differenza

Se si arresta Miccoli il Palermo s'inceppa e Muntari può fare la differenzaMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 3 marzo 2012, 11:00L'Avversario
di Emiliano Cuppone

Avversario storicamente ostico il Palermo, squadra pressoché perfetta in casa, che vince e convince al Barbera con un rendimento che ha dell’incredibile, forte anche degli ultimi precedenti contro i rossoneri usciti sempre a testa bassa dal 2006 in poi.
La squadra di Bortolo Mutti è impostata sul contropiede, ha una percentuale di possesso palla che si attesta mediamente sul 46%, lancia poco solo 60 volte a partita (il Milan utilizza i lanci 80 volte in ogni match alla ricerca di Ibrahimovic), si affida ad una manovra veloce e verticale alla ricerca delle punte. Cerca spesso l’uno contro uno la squadra siciliana, presentandosi al tiro ben 13 volte per partita, trovando la porta almeno nel 50% dei casi. La manovra rosanero si sviluppa principalmente sulla zona sinistra del campo ben il 39% del possesso palermitano arriva da quella fascia, da quel lato anche le maggiori occasioni il 29%, è da lì che preferisce partire Fabrizio Miccoli per poi rientrare sul destro cercando l’uno contro uno, ma quest’oggi mancherà Balzaretti, spesso micidiale con le sue sovrapposizioni.
Dovrà stare attento quindi Ignazio Abate, giocatore che brilla in fase difensiva con 1,7 intercetti a partita e 3,3 contrasti vinti, pecca forse la freccia rossonera nella gestione del pallone, il peggiore del reparto arretrato nei palloni persi e nelle ripartenze concesse agli avversari con 0,5 turnovers per partita. Sullo stesso asse Antonio Nocerino, sempre fra i migliori in fase offensiva, che potrebbe essere constretto ad attendere più basso gli avversari ed a prestare maggiore attenzione alla gestione della palla, stante il suo record negativo in mediana per palloni persi e turnovers, ben 1,6 a partita.
Se il lato mancino dei rosanero è sorprendente per rendimento, stesso discorso non si può fare per l’asse destro di Mutti, da lì arrivano i maggiori pericoli, precisamente il 24% delle occasioni gol avversarie, e potrebbe soffrire le scorribande di Muntari che nelle due apparizioni con il Milan si è presentato al tiro con una media di 3 volte a partita, trovando un gol e mezzo (sarebbero due se Romagnoli non fosse incappato in quella svista).
Fulcro del gioco rosanero è Donati, l’uomo che smista più palloni con una media di 59,7 passaggi a partita ed un’ottima percentuale di successo pare al 79,7%. L’ex rossonero è ottimo nella gestione della sfera, perde meno di un contrasto nell’arco dei 90 minuti e concede 0,9 ripartenze agli avversari, sintomo di grande sicurezza nell’orchestrare la manovra.

Da tener d’occhio anche in fase offensiva Donati, nelle 7 presenze con il Palermo ha già realizzato un gol, si presenta al tiro almeno una volta a partita ed è ottimo nelle percussioni centrali.
L’osservato speciale, però, è Fabrizio Miccoli, avvezzo a sengare al Milan, 5 volte in carriera di cui 4 con la maglia del Palermo, è il miglior bomber nonché uomo assist della squadra di Mutti con 11 gol e ben 12 assistenze per i compagni. Nell’arco della partita il funambolo salentino si presenta al tiro 3,9 volte, mette in compagni in condizione di andare in rete con una certa costanza, ben 1,8 passaggi che chiedono solo di essere spinti in fondo al sacco ad ogni apparizione. Parte da lontano Miccoli, cerca l’uno contro uno e costringe i centrali avversari ad uscire dall’area e non incappa quasi mai nella trappola del fuorigioco, 0,9 volte per partita viene alzata la bandierina nei confronti del numero 10 rosanero.
In assenza di Silvestre la vera colonna difensiva del Palermo è Migliaccio, giocatore adattato al ruolo che sembra aver trovato la sua posizione naturale in mezzo alla difesa. Il numero 5 rosanero vince 2,3 contrasti per partita, è il migliore dei suoi negli scontri aerei con 3,4 palloni strappati agli avversari ad alta quota, sarà lui a prendersi cura di Zlatan Ibrahimovic e proverà a porre un freno allo strapotere fisico dello svedese.
Ad Allegri l’arduo compito di arrestare Fabrizio Miccoli, vero uomo in più dell’attacco rosanero a giudicare dai numeri e dalle qualità universalmente riconosciute a questo campione vero. Il Milan dovrà blindare la fascia destra chiedendo sacrificio a Nocerino ed attenzione ad Abate, provando a scardinare la difesa rosanero sull’altro lato con la devastante attitudine offensiva dell’ultimo arrivato Sulley Muntari.