Uragano Zlatan

Uragano ZlatanMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
sabato 3 marzo 2012, 20:21Primo Piano
di Antonio Vitiello

Dopo 6 anni di sereno a Palermo si è abbattuto l’uragano Zlatan. Trentacinque minuti per sgretolare la difesa rosanero, sfatare tutti i tabù e dimostrare ancora una volta di essere l’uomo più decisivo del campionato. Diciotto gol in questo torneo, 27 totali in stagione e la palma momentanea di capocannoniere della serie A. Le tre giornate di squalifica hanno ricaricato lo svedese che a tratti è apparso di un’altra categoria. Gol di ogni tipo, giocate e spettacolo per deliziare la platea rossonera accorsa in massa al Barbera per ammirare i campioni d’Italia. I timori della vigilia si sono sciolti quando Ibra ha iniziato a bucare a ripetizione la porta di Viviano. Uno, due tre volte per dimostrare di essere di un altro pianeta e saper incidere come pochi. Oltre a Ibrahimovic tutto il Milan ha dimostrato di avere un gioco convincente, frutto dei dettami tattici di Allegri, troppo spesso criticato ingiustamente.

Messaggio chiaro per chi ha sempre valutato approssimativamente i meccanismi dei rossoneri. Quando lo svedese è in campo molto spesso gli schemi cambiano, ma la ricerca dello spettacolo è un credo che non sarà mai smentito. Messaggio ancora più limpido per la Juve. La delusione per il pareggio rocambolesco di una settimana fa è ancora forte, ma i quattro gol di oggi fanno capire che il Milan non è al primo posto per caso. La formazione di Allegri è ancora la squadra da battere e nonostante le tante assenze è riuscito ad abbattere il Palermo che in casa prima di questa sera ha perso solo due volte in questa stagione. La trasferta siciliana è stata dipinta da Allegri come una delle più difficili della stagione. Abbattuto anche questo ostacolo la squadra si preparerà alla partita di Londra, ritorno degli ottavi di Champions con l’Arsenal, sperando di recuperare qualche giocatore chiave in vista dello sprint di fine stagione.