Mister De Vecchi racconta: "Che ricordi con Merkel e De Sciglio..."
Mister De Vecchi descrive i suoi ragazzi e ricorda due giovani talenti da lui allenati nel passato, De Sciglio e Merkel.
Parliamo della sua squadra, un gruppo che ha allenato lo scorso anno e che sta dando parecchie soddisfazioni. Come sta andando?
Direi che sta andando molto bene. Siamo sulla falsariga dell’anno scorso, stiamo facendo un lavoro importante che si sta sviluppando nel migliore dei modi giorno dopo giorno. La scorsa stagione siamo partiti con qualche difficoltà ma abbiamo chiuso alla grande stabilendo, credo, un piccolo record con 7 tornei vinti su 9, alcuni di essi anche molto importanti. Al di là di questo è stata incredibile la crescita che hanno avuto allenamento dopo allenamento. In campionato stiamo andando bene, siamo primi a pari merito con l'Inter. Abbiamo avuto qualche problema in occasione del derby di andata, vedremo come va nella partita di ritorno. Siamo due realtà importanti non solo a livello italiano ma credo a livello europeo.
Quali sono le note che l’hanno sorpresa di più in questo avvio di stagione?
La partecipazione costante, la voglia di migliorarsi e l’entusiasmo che mostrano in ogni allenamento. Per fare un esempio l’altro giorno ho fatto arrabbiare gli autisti dei pullman perché ho ritardato il termine dell’allenamento ma sinceramente li avrei tenuti sul campo fino alle otto. Stavano giocando talmente bene che era un peccato farli smettere. Detto questo non bisogna mai abbassare la guardia ma bisogna sempre seminare, il lavoro va continuamente arricchito con proposte e maggiore intensità.
E’ quindi soddisfatto della scelta fatta due anni fa di passare ad allenare categorie più giovani rispetto al passato?
Sicuramente è stata la scelta migliore: portare avanti un programma partendo dai piccoli è una cosa che ti arricchisce non solo per quello che ti trasmettono i giovani a questa età ma anche perché credo che sia importante per un allenatore provare diverse esperienze. Ho avuto la fortuna di allenare tutte le categorie non solo per ma
Nella sua carriera sono tanti i ragazzi che ha allenato nel settore giovanile e poi arrivati a calcare i grandi palcoscenici. Oggi ci sono due suoi allievi nella rosa a disposizione di Allegri, Merkel e De Sciglio. Cosa si prova nel vedere questi ragazzi giocare con la maglia della prima squadra?
Una grandissima soddisfazione, soprattutto quando i ragazzi si ricordano degli anni passati insieme. Merkel poco tempo fa, quando ancora giocava nel Genoa, mi ha mandato un messaggio insieme a Sampirisi con una loro foto sul pulmann che li portava a Bologna con scritto: “Mister, un saluto dai suoi giocatori”. E’ stata un gesto molto bello che ho apprezzato tantissimo.
Ha dei ricordi particolari legati a questi ragazzi?
Di Merkel mi ricordo l’esordio contro l’Albinoleffe, una squadra fortissima quell’anno. In quell’occasione entrò e fece subito due gol, praticamente vinse da solo la partita. Poi strada facendo compresi che mi trovavo davanti a un talento particolare tant’è vero che lo facevo giocare in tutte le zone del campo. In occasione di un derby a interello lo feci giocare da centravanti e in quell’occasione fece anche li due gol che ci regalarono la vittoria. Fuori dal campo Alex e’ un ragazzo che si fa voler bene, scaltro, simpatico, sveglio, molto sveglio! Di De Sciglio i ricordi sono davvero tanti. Anche lui è una persona esemplare, un ragazzo mai sopra le righe, io lo definisco un “leader silenzioso” che con il suo esempio trascina tutti gli altri.
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