A Nocerino manca il gol, non la sostanza

E’ un Nocerino decisamente normale, quello ammirato ieri al "Tardini" di Parma, diverso dall’extraterrestre che i tifosi del Milan hanno imparato a conoscere, apprezzare e, soprattutto, amare. Insomma, quando il Noce non la mette dentro, sembra quasi una giornata, pardon, una serata strana, di quelle inusuali, con quel nome di Ibrahimoivic impresso sul tabellone dello stadio, non seguito, però, da quello del centrocampista ex Palermo, ormai un habitué del gol, proprio come il Genio svedese. Il numero ventidue rossonero rimane si a bocca asciutta ma porta ugualmente a casa una meritata pagnotta, badando più al sodo, cioè alla fase difensiva, che alla giocata, all’inserimento, alla rete.

Novanta minuti - sempre e comunque - in continuo e costante movimento, con un’unica, grandissima occasione nella ripresa, sprecata (o meglio, ciabattata) in malo modo in piena area di rigore, su cross dalla sinistra. In soldoni, non il classico "un tiro, un gol" alla Nocerino. E’ mancato il guizzo, dunque, non certo la sostanza: quella, la sostanza appunto, è dote innata, una griffe precisa del folletto napoletano, uno di quelli che non molla mai, che ha fame di vittorie e voglia di dimostrare.