Vucinic nemico pubblico numero uno, Lichsteiner croce e delizia di Conte

Vucinic nemico pubblico numero uno, Lichsteiner croce e delizia di ConteMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 20 marzo 2012, 12:30L'Avversario
di Emiliano Cuppone

Torna la sfida di un’intera stagione, torna la Juventus, torna la squadra che più ha messo in crisi gli equilibri di Allegri e di un Milan che in tre sfide disputate ha raccolto due sconfitte ed un pareggio.
La formazione di Conte questa sera si presenterà in campo presumibilmente con il 4-3-3, schema che sembra ripagare il tecnico salentino nell’ultimo periodo, dopo gli scarsi risultati raccolti con il 3-5-2. I bianconeri puntano tutto sul possesso palla, sono la formazione che ha la più alta percentuale con la sfera fra i piedi in tutta la serie A con il 61%. La manovra della Vecchia Signora si sviluppa in maniera equilibrata, la gestione del pallone è suddivisa in maniera pressoché equivalente fra il centro e le fasce, con una leggera predilezione per la zona sinistra del campo dalla quale peraltro arrivano il 20% delle occasioni da gol bianconere, non a caso da quel lato è solito partire Mirko Vucinic, la freccia più pericolosa per l’arco di Conte.
Questa predilezione per l’azione ragionata si riflette sui numeri di questa formazione che ottiene il 75% dei gol messi a segno in stagione grazie al gioco manovrato, sfruttando poco le ripartenze veloci ed i calci piazzati.
Fulcro del gioco naturalmente è l’highlander Pirlo, elemento sin troppo noto ai tifosi rossoneri, il quale riesce a giostrare il pallone smistandolo con sapienza e cercando spesso il gioco sulle fasce. Quest’ultimo è l’elemento caratterizzante della Juventus, vera arma in più di una squadra che cerca spesso le sovrapposizioni e trova con facilità disarmante la superiorità numerica sugli esterni. I terzini sono spesso sollecitati, Lichsteiner e De Ceglie sono costantemente inseriti nella manovra, il primo in particolare effettua ben 48,4 passaggi per partita con una media realizzativa dell’86,7% (l’ottavo miglior passatore bianconero). Gli esterni non arrivano spesso al cross (1 a partita per De Ceglie, solo 0,8 per lo svizzero), ma trovano con insistenza l’imbucata alle spalle dei difensori avversari serviti ottimamente dai sapienti piedi di Andrea Pirlo, non a caso Lichsteiner è già andato in rete per 2 volte quest’anno.
A garantire superiorità sull’esterno destro insieme a Lichsteiner c’è Simone Pepe, vera rivelazione della formazione di Conte dopo un’annata come quella scorsa passata più fra bassi che alti. L’esterno laziale è il terzo miglior marcatore in squadra (insieme a Vucinic) con 5 reti, ha già fornito l’ottimo bottino di 3 assist in campionato, si presenta al tiro 1,9 volte a partita, va al cross dal fondo 0,9 volte e si rivela uomo chiave della manovra con passaggi decisivi 1,6 volte ad ogni apparizione.


Altro gregario di lusso è Giaccherini, bravissimo a lavorare fra le linee partendo dal centrocampo e creando scompiglio nelle difese con tagli perentori ed a tratti inarrestabili. L’ex cesenate riesce ad effettuare passaggi chiave per i compagni 1,6 volte a partita come Pepe, 0,4 volte cerca l’imbucata per gli attaccanti con traccianti spesso precisi che mettono in crisi le difese avversarie.
Uomo più in forma e sicuramente da tenere sotto stretta osservazione è il montenegrino Vucinic. L’ex romanista sembra aver ritrovato la vena realizzativa nell’ultimo periodo, è andato in rete 5 volte in campionato ed ha fornito ben 4 assist ai compagni di reparto (secondo fra gli juventini nella speciale classifica alle spalle del solito Pirlo). Il numero 14 è quello che gestisce più palloni nel reparto avanzato di Conte, effettua 30,4 passaggi a partita con l’ottima percentuale di riuscita del 76%, è l’uomo con il più alto tasso tecnico, 1,4 volte si rivela fondamentale nella manovra con passaggi chiave e 0,7 volte cerca il filtrante che mette i compagni in condizione di inserirsi pericolosamente in area.
La manovra dietro passa spesso per i piedi di Chiellini (secondo miglior passatore, neanche a dirlo dopo Pirlo) che effettua 66,2 passaggi a partita con l’88,1% di riuscita. Il centrale della nazionale è anche l’uomo che perde più palloni sul contrasto nella linea difensiva insieme a Lichsteiner (0,7 a gara), lo svizzero, però, è anche quello che maggiormente lascia ripartire l’azione avversaria con un proprio errore (ben 1 turnover di media ad ogni apparizione).
Massimiliano Allegri dovrà provare a ripetere quanto fatto nella partita di ritorno di campionato, tenere alta la pressione ed impedire ai bianconeri di sviluppare la manovra da dietro aggredendo i non impeccabili portatori di palla avversari. Dovrà blindare le fasce chiedendo uno sforzo importante alle due mezz’ali per non soffrire l’inferiorità numerica sugli esterni. Un occhio di riguardo per Mirko Vucinic, vero uomo in più dell’attacco bianconero, insieme al fattore Pepe-Giaccherini, uomini pericolosissimi in fase offensiva.