Piccolo nome, Maxi acquisto
La giostra del calciomercato invernale lo ha inserito sulla girandola insieme a Carlos Tevez, prima l'uno, poi l'altro, alla fine entrambi e in ultimo solo lui, le prime gioie non hanno tardato ad arrivare ed ora il bomber si gode il giusto tributo. Contro l'Udinese entra e stravolge il risultato, coadiuvato da uno spettacolare El Shaarawy, (prima per l'argentino arrivato a gennaio, solo scampoli e apparizioni nulla di più), poi contro la Juve la conferma di essere un gran giocatore, dalle spiccate doti tecniche, realizzative e morali. Lo aveva già fatto notare nel percorso che lo ha portato dal Barcellona al Brasile, fino all'Italia, il talento c'è sempre stato, è forse mancata la giusta occasione. Il Catania ha creduto in lui, lo ha rilanciato, offrendolo poi al Milan che più di tutti ha saputo muoversi con discrezione, tanto da ammaliarlo e ingaggiarlo. Ha atteso una settimana prima di conoscere il proprio futuro, ha accettato le condizoni dettate dagli emissari rossoneri, ed oggi raccoglie i frutti di quanto seminato. Maxi ha giurato amore eterno al Milan, parole che spinte dall'euforia per un gol strepitoso realizzato contro una big, possono sembrare eccessive o almeno comuni, l'atteggiamento mostrato in campo e nello spogliatoio, conferma l'attendibilità di tale pensiero. Lo disse Carlo Mazzone: "Amo i giocatori dal piccolo nome e dal grande rendimento", il piccolo potrebbe stare per corto o meno sonante rispetto a, ma quando si parla di rendimento, si intende solo quello evidenziato dal campo. Allo Juventus stadium l'argentino pur colpito da noie muscolari, si è battuto fino all'ultimo, risultando decisivo in ogni pallone giocato e parso vero leader, atteggiamento che ha colpito tutti. Subentrato a Ibrahimovic, ha saputo caricarsi la squadra sulle spalle, riuscendo a trovare la rete e ad offrire un grande apporto alla manovra. Il risultato non ha pagato, ma Adriano Galliani lo sa, questo potrebbe rivelarsi davvero un acquisto Maxi.
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