Taddei è il tallone d'acchile, Totti e Borini le armi in più

Taddei è il tallone d'acchile, Totti e Borini le armi in piùMilanNews.it
© foto di Alberto Fornasari
sabato 24 marzo 2012, 15:20L'Avversario
di Emiliano Cuppone

Il Milan si appresta ad affrontare forse la più eclettica delle formazioni di Serie A, la Roma è squadra di difficile interpretazione, Luis Enrique ha cambiato un numero indefinito di formazioni prima di trovare una squadra titolare ed un impianto di gioco affidabile.
La squadra dello spagnolo è sicuramente votata al possesso palla, come dimostra la migliore percentuale di possesso in campionato al pari della Juventus con il 61%. Il contropiede è arma marginale per i giallorossi che hanno ottenuto solo il 2% dei gol su ripartenze veloci, la squadra non disdegna il lancio lungo ricorrendovi ben 68 volte a partita. La manovra è perfettamente distribuita fra il centro e le fasce, i pericoli della formazione di Luis Enrique arrivano da tutti i lati, molto spesso con il tiro da fuori, grazie alle grandi doti di calcio dei centrocampisti giallorossi (De Rossi e Pjanic su tutti), specie fuori casa in cui il 56% dei tiri arrivano da lontano. I giallorossi cercano la porta ben 15,9 a partita (meglio del Milan che arriva al tiro 15,5 volte in un match), mostrandosi una formazione fortemente votata all’attacco e molto pericolosa per le difese avversarie.
Fulcro del gioco giallorosso è Daniele De Rossi, miglior passatore di Luis Enrique con 68,9 passaggi ai compagni in una partita, l’88% dei quali brillantemente completati, già 2 assist e 3 gol in stagione. La gestione della sfera da parte del nazionale azzurro è pressoché impeccabile, nonostante la posizione nevralgica, il pallone gli viene strappato dai piedi solo 0,7 volte a partita e 0,4 concede la ripartenza agli avversari con un proprio errore.
In avanti brilla come perno offensivo l’immortale Francesco Totti. Il capitano giallorosso effettua ben 54,6 passaggi a partita, ne completa l’80,1% (percentuale elevatissima per un attaccante), è il secondo miglior assistman della squadra con 5 passaggi che hanno mandato in rete i compagni, trovando il passaggio chiave (più o meno sfruttato dai pari reparto) ben 2,9 ad ogni apparizione, inoltre è lui che si presenta al tiro più di tutti, 3,3 volte a partita.
In attacco occhi puntati su Borini, miglior bomber giallorosso con 9 gol, è il vero terminale offensivo della Roma anche più della prima punta Osvaldo.

Il neo nazionale azzurro si presenta al tiro “solo” 2,2 volte a partita mostrando doti di realizzazione elevatissime ed una freddezza invidiabile per l’età, inoltre è ottimo  nell’uno contro uno con quei 0,9 dribbling riusciti a partita.
Il reparto più fragile è sicuramente quello difensivo con 33 gol subiti in stagione. Uomo chiave dietro è Heinze, vera rivelazione positiva della linea arretrata giallorossa, l’argentino passa il pallone 45,7 volte a partita con l’87,8% di passaggi riusciti. L’ex Marsiglia è pressoché perfetto in impostazione, gestisce la sfera con dovizia, perde il pallone sulla pressione avversaria 1 volta ogni 10 partite e solo 0,3 volte a sfida concede la ripartenza su un proprio errore.
La Roma soffre leggermente di più sul lato destro, laddove agisce l’adattato Taddei. Il brasiliano è spesso sollecitato in fase d’impostazione, passando il pallone ben 54,9 a partita (la quota più alta in linea difensiva), con l’84,7% di riuscita, ma allo stesso tempo è quello che spreca di più (strano per un terzino) con 0,9 palloni persi sulla pressione e 1,2 ripartenze concesse agli avversari con un proprio errore d’impostazione.
Allegri dovrà provare a frenare l’onda d’urto offensiva della formazione di Luis Enrique, tenere d’occhio lo scatenato Borini (senza dubbio l’uomo più in forma fra le fila giallorosse), e limitare la fantasia di Francesco Totti, il vero cervello avanzato di una squadra che si fonda sulla qualità e sulla tecnica. Importante il lavoro in fase d’interdizione di Van Bommel, il quale potrà interrompere la trama di passaggi giallorossi e provare a fari ripartire l’azione cercando Ibrahimovic e mettendo in così in difficoltà la fragile linea difensiva della lupa. Sarà importante la pressione su Rodrigo Taddei, ottimo in fase di spinta, ma palesemente adattato in un ruolo che non sente suo, sprecando tanti palloni e non potendo garantire copertura adeguata su quel lato. Lì dovra attaccare El Shaarawy, il quale potrà essere l’uomo in più creando la superiorità numerica insieme a Muntari ed Emanuelson, potrebbe essere questa la chiave tattica di una sfida delicata ed importantissima.