Quando ci vuole ci vuole: le analisi delle 5 gare lamentate da Allegri

Quando ci vuole ci vuole: le analisi delle 5 gare lamentate da AllegriMilanNews.it
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domenica 1 aprile 2012, 12:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Visto che a Torino è diventata una pratica abbastanza consueta, è giusto passare in rassegna quanto, e come, il Milan è stato penalizzato in questo campionato 2011/2012. Massimiliano Allegri, esasperato principalmente dalle lamentele altrui, ha ieri ricordato le gare in cui, in questa stagione, i rossoneri hanno subito evidenti torti arbitrali. Passiamole in rassegna: Fiorentina-Milan, Lazio-Milan, Milan-Napoli, Milan-Juventus e Catania-Milan.

Fiorentina-Milan 0-0:

I rossoneri, dopo aver vinto cinque gare consecutive, si presentano al Franchi lanciatissimi contro la Fiorentina del neo-arrivato Delio Rossi. All'8' ecco il primo episodio: Behrami intercetta in area con un nettissimo tocco di mano, Mazzoleni non interviene. Il patacrack avviene al 19' quando, dopo una speldida azione, Seedorf trova il gol inserendosi su uno splendido assist di Ibrahimovic. L'assistente Romagnoli sbandiera il fuorigioco, ma l'olandese parte nettamente dietro la linea dei difensori. A pochi minuti dal termine altro penalty non assegnato ai rossoneri: Nastasic trattiene vistosamente Pato in piena area, ma il direttore di gara lascia correre.

Lazio-Milan 2-0:

I rossoneri disputano forse una delle peggiori gare della stagione, ma giocare male non significa dover per forza pedere. Ad inizio ripresa, con la partita ancora sullo 0-0, Dias tocca vistosamente con il braccio in area biancoceleste. Damato fischia rigore ma poi torna su suoi passi dopo consultazione con l'assistente Maggiani. Viene segnalato e sanzionato un inesistente fallo di El Shaarawy.

Milan-Napoli 0-0:

Passano pochi giorni e i rossoneri affrontano il Napoli a San Siro. Al 40' del primo tempo Gargano travolge Robinho in area partenopea: Rizzoli non concede il rigore. Nella ripresa si tiene il famoso "triello" Aronica-Nocerino-Ibrahimovic. Il gioco viene fermato senza ragionevole motivo e poi si scatena la protesta. Ibra viene giustamente espulso per lo schiaffo al difensore azzurro. Aronica rifila una manata e tiene per il collo Nocerino, ma non riceve nessun provvedimento disciplinare.

Milan-Juventus 1-1:

La madre di tutti i "mali". Il Milan, dopo il vantaggio di Nocerino, trova il 2-0 che però non viene assegnato. Prima Mexes colpisce di testa a botta sicura, trovando la deviazione di Buffon:la palla probabilmente varca già la linea di porta. Muntari, sulla corta respinta, ribadisce il pallone in rete: il portiere bianconero para nuovamente, ma la sfera è dentro di circa mezzo metro. Per Tagliavento è gol, ma non secondo Romagnoli (lo stesso di Firenze): il fischietto di Terni decide quindi di non convalidare il gol. Il fuorigioco sbandierato a Matri nel secondo tempo, fotogrammi alla mano, seppur di pochissimo risulta esserci: l'attaccante ex Cagliari è di qualche millimetro avanti ad Abate, ultimo della linea dei difensori. In ogni caso, vista la gravità dell'episodio precedente, fare paragoni appare alquanto improprio. 

Catania-Milan 1-1:

La gara che ha fatto sbottare definitivamente l'ambiente rossonero. Dopo il pareggio di Spolli (che si libera in maniera non proprio pulitissima di Boateng), tre episodi influiscono in maniera netta sul risultato. Al 60' Ambrosini vede Ibrahimovic e lo serve. Lo svedese raccoglie palla e si appresta ad effettuare un insidioso assist sul secondo palo, ma il guardalinee segnala fuorigioco: la posizione di Zlatan è nettamente regolare. Passano due minuti e l'assistente si ripete: il lanciatissimo Boateng (partito addirittura dietro la metàcampo rossonera!) viene fermato per un fuorigioco totalmente inventato. Altri due minuti ed ecco il fattaccio: Ibra serve Robinho che, dopo aver saltato Carrizo, calcia debolmente in rete. Marchese spazza via, ma come dimostrano le immagini, il pallone ha già varcato interamente la linea di porta. Un secondo gol fantasma che fa infuriare definitivamente il Milan. La rete di Gomez, in apertura di secondo tempo, viene giustamente annullata: Bergessio, autore dell'assist in rovesciata, è in fuorigioco al momento del lancio dalla destra.

Il rigore dubbio assegnato con il Siena (con la gara già sull'1-0) e il tocco col braccio di Seedorf a Bologna (pareggiato dal mani di Morleo a fine gara) non possono essere paragonati a quanto elencato sopra. E' evidente che, nelle cinque gare analizzate, il Milan abbia giocato alla pari come dichiarato dallo stesso Allegri: gli episodi, in un modo o nell'altro, ne hanno influenzato l'esito, mettendo ulteriori bastoni tra le ruote ad una squadra già ampiamente falcidiata dagli infortuni.

 

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