E' tempo di resurrezione, non del Diavolo
E' appena tornato. La lunga vacanza di Amauri è terminata a Milano. Il last minute preso dall'italo-brasiliano corrisponde al piattone che infila Abbiati all'89esimo e sgambetta un Milan che in vacanza questa stagione non potrà andarci fino all'ultimo secondo dell'ultimo match. Il destino ha la maschera con un ghigno stampato al centro. La Juventus gongola e festeggia per il gol dell'esiliato Amauri. Appoggiato in un angolo dalla Vecchia Signora l'attaccante della Fiorentina fa esplodere i supporter bianconeri dal divano di casa. L'unica partita per far gioire i suoi ex tifosi: Milan-Fiorentina. La viola si risolleva in campionato nonostante nelle ultime sette partite abbia collezionato addirittura cinque sconfitte, un pareggio e una sola vittoria e nell'ultimo turno abbia perso in casa contro il Chievo Verona. L'ex attaccante del Parma torna al gol dopo quasi un anno, correva la stagione 2010/11, Udinese-Parma 1-2.
Entrambe le segnature portavano l'autografo del numero 11. Periodo di Pasqua, periodo di resurrezione. Rinascita e gol partita proprio al Diavolo. Blasfemia. Guardare avanti diventa l'imperativo, purché non sia un modo per lasciarsi alle spalle troppo velocemente il passato. Martedì sera si torna a giocare. Positivo se le cose andassero bene, negativo qualora la Juve recuperasse in una sola settimana tutto lo svantaggio. Nel prossimo match contro il Chievo i rossoneri dovranno fare a meno di Bonera, Aquilani e Ambrosini squalificati, oltre che a van Bommel non ancora al meglio.
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