Meno zero e più zeri

Meno zero e più zeriMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
domenica 8 aprile 2012, 20:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

L'insoddisfazione del Presidente Berlusconi, manifestata pubblicamente dagli spalti durante Milan-Barcellona, è coincisa con questo inammissibile mini-periodo di crisi: un punto raccolto tra Catania e Fiorentina, intramezzate dalla sconfitta (in parte preventivata) al Camp Nou. La proprietà contesta un gioco non avvezzo ai fasti berlusconiani, lontano dal calcio spumeggiante dei tempi che furono. Furono... Esattamente! E' difficile trovare su questa terra, ma forse anche su qualche pianeta lontano, un tecnico che possa competere fino alla fine con questa rosa e questi infortuni. E' innegabile che l'undici titolare, in piena forma e con tutti i tasselli al loro posto, potrebbe battagliare (e magari vincere) contro qualsiasi avversario. La formazione riserve può resistere, può metterci il cuore e lottare ai vertici per mesi, ma alla lunga deve obbligatoriamente pagare dazio. La sconfitta contro la Fiorentina è figlia di un calo fisico di un undici privo di idee: Ibrahimovic, anche se spesso lo si scorda, è umano e non può risolvere 60 gare a stagione.

Allegri ha delle colpe, ieri principalmente individuabili nei cambi in corsa, ma non può e non deve essere l'unico a portare la croce. Quando un club, per rinforzarsi, spende solo 500.000 euro per Antonio Nocerino, inanellando prestiti e parametri zero in tutta Europa, le responsabilità del tecnico iniziano piano piano a scemare. Nessuno ha mai chiesto colpi da 40 milioni, improponibili per il nostro calcio, ma è inammissibile che il Milan non possa portare a casa giocatori di sicuro avvenire, a cifre certamente non proibitive: ripensiamo a Danilo, la vera arma del Santos campione di Libertadores, acquistato dal solito Porto per 12 milioni; riportiamo la memoria a Nuri Sahin, ingaggiato dal Real per 10 milioni, poi cercato a gennaio (in prestito) dagli stessi rossoneri. Il parametro zero può portare affari inaspettati, ma non è la soluzione definitiva per vincere. Galliani è sempre stato maestro nello scovare affari in giro per il mondo, ma se nelle ultime finestre di calciomercato avesse avuto a disposizione più zeri, a quest'ora il Milan sarebbe ancora in cima alla classifica. E' vero che il Diavolo, anche in condizioni precarie, con guardalinee più "attenti" sarebbe primo nonostante il recente capitombolo...