Milan, il vero caso è Boateng

Milan, il vero caso è BoatengMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 9 aprile 2012, 10:00News
di Antonio Vitiello
fonte di Enrico Currò per Repubblica.it

Il vero caso si sta però rivelando Boateng. Punto di forza lo scorso anno, quando fu decisivo per lo scudetto come trequartista atipico forgiato da Allegri, in questa stagione ha avuto sprazzi di genio e di potenza, che ne hanno confermato l'indispensabilità tattica, ma in generale ha giocato pochissimo: era l'uomo in più, è stato l'uomo in meno. Recuperarlo per le ultime sette giornate del campionato sarebbe fondamentale, ma si intuisce dalle parole di Allegri ("spero di riaverlo") come il suo ritorno resti un'incognita. Così, mentre l'allenatore si scaglia contro il campo di San Siro ("è un ostacolo per noi"), già criticato pesantemente da Guardiola, i suoi detrattori lo prendono di mira per i cambi con la Fiorentina e in particolare per avere tenuto in panchina El Shaarawy, inserendo nel finale Cassano, la cui freschezza fisica era inferiore, dopo i cinque mesi di assenza dall'agonismo.

La replica fa leva sull'opportunità tattica ("Cassano è più forte in area e in quel momento mi serviva di più") e su un dato di fatto: l'attaccante della Nazionale stava quasi per conquistarsi il rigore del potenziale 2-2. Piuttosto, sono gli errori difensivi, soprattutto quelli di Mexès, già disastroso a Barcellona, a fare arrabbiare Allegri: "La Fiorentina ha segnato per colpa nostra. Il secondo gol, quello di Amauri, è nato addirittura da un rilancio del portiere".