Per continuare a crederci...
Il duello punto a punto con la Juventus continua e, ancora una volta, il Milan gioca d'anticipo, nel senso che disputa la sua partita contro il Genoa prima dei bianconeri, anche se poi è la Juve a lamentarsi per l'unica volta in cui sarà lei a giocare prima dei rossoneri alla penultima giornata. L'anticipo alle 18 del sabato era stato deciso quando il Milan era ancora impegnato in Champions League e in prospettiva di un'eventuale qualificazione dei rossoneri, anche se sarebbe bastato aspettare l'esito del doppio turno contro il Barcellona per decidere giorni e orari di questa giornata e far giocare contemporaneamente le due squadre; poco male, comunque, perchè il Milan deve comunque vincere in anticipo, in posticipo o anche in contemporanea, soprattutto in una giornata teoricamente favorevole per i bianconeri, impegnati sul campo dell'ormai spacciato Cesena ultimo in classifica. La partita che attende il Milan, invece, è molto più insidiosa e assomiglia molto a quella di sabato scorso contro la Fiorentina, perchè anche il Genoa, così come i viola, è in crisi, contestato dai suoi tifosi e in zona molto calda, visto che ha solo due punti di vantaggio sul Lecce in furiosa rimonta ma ancora terzultimo; visto come è andata a finire contro i viola c'è di che preoccuparsi e se aggiungiamo che anche a Verona il Milan ha vinto ma certamente non ha convinto, soffrendo moltissimo, rischiando ripetutamente di subire gol e giocando "da provinciale", c'è poco da stare tranquilli. L'effetto Bercellona c'è stato e si è sentito moltissimo, visto che il Milan ha perso ben cinque punti nei confronti della Juventus proprio dopo le due sfide di Champions e l'eliminazione ha lasciato pericolose tossine nelle gambe e nella testa dei giocatori rossoneri. Ora si spera che la stentata ma fondamentale vittoria di Verona sia stata una svolta in positivo e che abbia restituito un po' di tranquillità e di serenità a tutto l'ambiente, anche se ormai i rossoneri sanno di non essere più arbitri del proprio destino e devono sperare in un inciampo altrui oltre che nelle proprie vittorie. La partita contro il Genoa è insidiosa, non solo perchè l'avversario ha l'acqua alla gola e deve cercare di far risultato a tutti i costi se non vuole rischiare di retrocedere, ma anche perchè chiude un periodo in cui il Milan ha giocato molitssimo, praticamente ogni tre giorni e con una rosa falcidiata dagli infortuni che non ha permesso di fare un adeguato turn-over e di gestire al meglio le energie dei giocatori. Dopo la sfida contro il Genoa i rossoneri avranno finalmente più di una settimana a disposizione per preparare la prossima sfida (ancora casalinga) contro il Bologna, una vera rarità in questa stagione e, quindi, contro gli emiliani potremmo rivedere una squadra un po' più brillante e meno stanca. Adesso, invece, bisogna ancora stringere i denti, reduci dall'ennesimo impegno infrasettimanale, ma se non altro questa volta anche gli avversari sono nelle stesse condizioni, anzi hanno giocato mercoledì invece che martedì, quindi non ci sono alibi e scuse e bisogna pensare solo a vincere. Ci vuole il giusto approccio alla partita, quello che è mancato contro la Fiorentina (e i risultati si sono visti), perchè bisogna continuare a crederci; il calcio è strano, a volte pazzo e anche se questa Juve sembra scatenata e inarrestabile, ci può sempre essere un imprevisto, un inciampo, una distrazione e sarebbe imperdonabile non essere nelle condizioni di sfruttarla se dovesse davvero arrivare. Dopo quello che è successo contro la Fiorentina, è davvero inutile parlare di calendario più o meno facile per l'una o per l'altra squadra; nel campionato italiano ogni partita è difficile e va affrontata sempre con la giusta intensità e determinazione e lo dimostra proprio ciò che è successo alla vigilia di Pasqua; la partita contro la Fiorentina sembrava scontata e facile e, invece, è arrivata una clamorosa sconfitta che potrebbe essere decisiva in negativo sulle sorti della lotta scudetto per i rossoneri.
Finalmente arrivano buone notizie per Allegri: Van Bommel è recuperato e pronto, così come Antonini e in più rientrano dalla squalifica anche Aquilani e Bonera, così come Ambrosini che, però, è infortunato e, quindi, rimane nella sempre lunga lista di indisponibili. L'allenatore ha un po' più di scelta in difesa (dove mancherà ancora Abate, quindi spazio a Bonera sulla fascia destra con Yepes, ottimo a Verona, probabilmente confermato centrale al posto di un Mexes in difficoltà) e recupera un elemento fondamentale a centrocampo, la cui assenza si è sentita anche nella doppia sfida contro il Barcellona. Van Bommel è uno dei pilastri del Milan di Allegri, il perno del centrocampo che ha convinto l'allenatore che un certo Pirlo non fosse più un giocatore fondamentale per il suo progetto, quindi riaverlo a disposizione per la volata finale è sicuramente importante. Ai suoi fianchi dovrebbero essere confermati Muntari e lo stakanovista Nocerino, giocatori che garantiscono dinamismo, qualità e gol, mentre il perdurare dell'indisponibilità di Boateng dovrebbe convincere Allegri a puntare su Emanuelson come trequartista (in alternativa c'è Seedorf che, però, ha giocato quasi per intero a Verona e può essere un po' stanco); ci potrebbe essere qualche novità in attacco, con El Shaarawy preferito allo spento Robinho come spalla di Ibra, sperando che lo svedese ritrovi motivazioni e voglia che sembra aver perduto dopo l'ennesima eliminazione dalla Champions della sua carriera; a Verona Ibrahimovic era nella sua versione irritante e indisponente, cioè passeggiava per il campo, non si impegnava per raggiungere i passaggi imprecisi dei compagni, ma si limitava a gesticolare e a imprecare pretendendo più perfezione e così facendo non aiuta certo una squadra che nei momenti di difficoltà, cioè in queste ultime partite, avrebbe voluto aggrapparsi a lui, il "mister scudetto" che per la prima volta dopo tantissimi anni rischia di non vincere un campionato. Ci vuole il miglior Ibra, ci vuole il miglior Milan per battere il Genoa, evitare altri problemi dopo quelli della partita di sabato scorso e continuare a sperare nello scudetto, a tallonare la Juventus e a metterle pressione, sperando che ci sia qualche "buccia di banana" che la faccia scivolare e permetta un controsorpasso vero e proprio e non solo temporaneo (cioè di qualche ora quando le partite della stessa giornata non si giocano in contemporanea). Il duello scudetto continua in modo appassionante e anche il turno infrasettimanale ci ha regalato emozioni: il Milan ha stentato, ha sofferto, ma ha stretto i denti e conquistato una vittoria importante; la Juve ha risposto vincendo contro la Lazio, ma solo nel finale quando magari qualcuno in casa rossonera già pregustava qualcosa di positivo; questa altalena di emozioni proseguirà anche nelle prossime settimane e, quindi, ci vogliono nervi saldi e grande convinzione in tutto l'ambiente, tifosi compresi; i rossoneri giocheranno spesso a San Siro in questo finale di campionato e hanno bisogno dell'incitamento del pubblico per arrivare laddove magari le gambe non riescono più a portarli, cioè a superare gli avversari e a vincere partite difficili e complicate al termine di una stagione lunga e stressante. Si parla tanto dell'effetto dello Juventus Stadium, facciamo vedere che esiste anche un effetto San Siro; riempiamo lo stadio, incitiamo i giocatori, crediamoci ancora, proviamoci in tutti i modi, almeno non avremo rimorsi e rimpianti, ma solo la coscienza a posto e la consapevolezza di aver dato tutto, sul campo e sugli spalti, comunque vada a finire, anche perchè se il campionato della Juventus è definito da tutti stratosferico, quello del Milan, un solo punto più sotto (e sappiamo tutti perchè...) non può certo essere considerato deludente.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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