Volata finale
Una sosta inattesa del campionato, che nessuno avrebbe voluto fare visto il motivo che l'ha causata, ha cambiato il calendario del campionato e ha portato con sè una conseguenza positiva e una negativa: quella positiva è che il Milan ha potuto finalmente rifiatare dopo un periodo intensissimo e ha recuperato molti giocatori prima indisponibili; quella negativa è che il finale di stagione diventa ipercompresso, con ben sei partite in soli ventidue giorni, dal 22 aprile al 13 maggio. Si può tranquillamente parlare di volata finale per lo scudetto e il Milan parte con quel leggerissimo svantaggio di un punto che potrebbe diventare pesantissimo e mette tanta rabbia, considerato che è causato da quel gol di Muntari che, se il distacco fra le due rivali dovesse rimanere tale, risulterebbe decisivo e falserebbe un'eventuale scudetto bianconero (inutile che i tifosi della Juventus facciano i permalosi su questo aspetto, la realtà è questa e non si può nasconderla). Confesso che personalmente appartengo a quel gruppo di persone che, qualora il Milan non riesca a vincere lo scudetto, preferirebbe finire con cinque o sei punti di distacco, in modo da non rendere decisivo quell'incredibile errore arbitrale, ma siccome la speranza è l'ultima a morire, bisogna crederci fino alla fine e sperare di rimanere vicini al rivale confidando in un clamoroso ribaltone finale e in un sorpasso sul filo di lana, anche se poi arrivare secondi con un distacco minimo aumenterebbe il dolore e il rammarico. Una squadra che non ha ancora perso in questo campionato non dà troppi motivi di speranza, ma in fondo basterebbe anche un pareggio, a patto di vincere tutte le sei partite che mancano alla fine del campionato; non sarà facile, ma bisogna provarci a cominciare dalla partita contro il Bologna, visto che quella contro il Genoa è stata rinviata a mercoledì 25 aprile. La settimana scorsa il calcio si è fermato per un tristissimo e tragico motivo; lungi da me il voler criticare o contestare ciò che è stato deciso, perchè il rispetto e il cordoglio vengono prima di tutto il resto e il silenzio (senza polemiche o troppe parole fuori luogo) mi sembra il modo migliore per dare l'ultimo saluto ad uno sfortunatissimo ragazzo di soli venticinque anni e onorarne al meglio la memoria, augurandogli solo di riposare in pace accanto ai suoi cari anche loro troppo prematuramente scomparsi. Detto questo la vita e il campionato devono continuare e così avrebbe voluto anche il povero Morosini, così appassionato di questo sport e del suo lavoro e per ricordarlo nel migliore dei modi sarebbe bello vivere finalmente una giornata senza polemiche, senza litigi in campo, senza beceri cori "Devi morire!", insomma senza le tante brutture che quotidianamente il mondo del calcio mostra senza vergogna, salvo poi volersi pulire la coscienza con una giornata di sosta per un tragico motivo.
Il Milan affronta una squadra abbastanza ma non del tutto tranquilla; sei punti di vantaggio sulla terzultima sono tanti, ma potrebbero diventare pochi se il Lecce continuerà a far miracoli e a tenere un'andatura altissima; il Bologna, quindi, non può permettersi di perdere punti a cuor leggero e il suo cammino in questo campionato dimostra che si tratta di una squadra insidiosa; non bastasse il pareggio della sfida di andata al Dall'Ara, bisogna ricordare che gli emiliani hanno fermato sul pareggio per ben due volte la Juventus e hanno ottenuto altri risultati di prestigio in questo loro campionato altalenante ma comunque positivo. Il Milan, quindi, deve metterci la massima attenzione e concentrazione e il doloroso precedente della sfida contro la Fiorentina deve servire da lezione per evitare altri cali di tensione e un approccio sbagliato ad una sfida decisiva, come tutte quelle che mancano alla fine del campionato. La sosta ha permesso probabilmente di assorbire completamente il colpo per l'eliminazione dalla Champions, anche se la recente sconfitta del Barcellona contro il Chelsea avrà sicuramente fatto venire qualche rimpianto in più, perchè ha dimostrato che i blaugrana erano battibili e, forse, non sono più i marziani di qualche tempo fa. Purtroppo la doppia sfida contro il Barcellona ha prosciugato le energie psicofisiche di un gruppo falcidiato dagli infortuni e non è un caso che subito dopo le due partite di Champions il Milan abbia perso ben cinque punti dalla Juventus in campionato, abbandonando la vetta della classifica; poi un Milan sfinito e rimaneggiatissimo ha faticato molto anche a Verona contro il Chievo, ma con le unghie e con i denti ha strappato un successo importantissimo. Ora si riparte dopo la sosta, le pile dovrebbero essere più cariche e, soprattutto, l'infermeria è molto più vuota; Allegri si può permettere finalmente il lusso di scegliere praticamente in ogni reparto, mentre molto spesso (come a Verona) si è dovuto rassegnare a schierare ciò che gli rimaneva a disposizione con più di dieci indisponibili per volta. Il rientro di Thiago Silva è stato posticipato per non rischiare ulteriori ricadute, ma gli altri centrali sono tutti a disposizione, così come Abate e Mesbah sulle fasce; a centrocampo rientra Van Bommel (già pronto la settimana scorsa per la sfida contro il Genoa poi annullata per lutto) che dovrebbe essere affiancato da Nocerino e Muntari (con Aquilani possibile alternativa per uno dei due), mentre non dovrebbero esserci sorprese in attacco, con Emanuelson trequartista (a meno che non venga rilanciato Seedorf) e la coppia d'attacco Ibrahimovic-Robinho, nella speranza che i due attaccanti ritrovino la via del gol con continuità; lo svedese ha segnato come non mai in questa stagione, ma da qualche partita è in leggera flessione di rendimento, forse anche lui colpito e demoralizzato dall'ennesima eliminazione dalla Champions della sua incompleta carriera, mentre il brasiliano in questa stagione ha faticato a trovare la continuità di rendimento della scorsa stagione e ha segnato pochissimo, mantenendo invece alta la media degli incredibili e sciagurati errori davanti alla porta. Il Milan ha bisogno del miglior Ibrahimovic se vuole avere ancora qualche speranza di vittoria della scudetto e si aggrappa allo svedese per restare in corsa, ma anche tutti i suoi compagni devono dare un importante contributo e compiere un ultimo sofrzo per non lasciare alcunchè d'intentato per non farsi strappare lo scudetto dalle maglie. Milan-Bologna evoca dolci ricordi, visto che meno di un anno fa (era il 1° maggio), i rossoneri vinsero contro i rossoblù e si portarono ad un solo punto dallo scudetto, poi conquistato aritmeticamente una settimana dopo a Roma; una vittoria faticosa con un gol segnato in avvio di Flamini, una vittoria fondamentale come sarebbe fondamentale un'altra vittoria per mantenere vivo il sogno scudetto. Noi ci crediamo ancora, il Milan ci crede ancora, ma non dipende solo dai rossoneri e questo può rendere vano qualunque sforzo da qui alla fine se la Juventus non perderà colpi e punti in almeno una delle prossime sei partite. Il duello continua, la tensione sale, la volata finale verso il traguardo tricolore ormai è lanciata ed è sempre più appassionante e, comunque vada a finire, questa squadra meriterà un grande applauso e un immenso ringraziamento per una stagione più che positiva nonostante i tanti problemi.
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