Milan, il mercato ribaltato: nostalgia della samba
Un tempo era la terra promessa preferita da Adriano Galliani.Quella in cui risiedevano i futuri acquisti del Milan, in grado di cambiare appena sbarcati in Europa le gerarchie del calcio continentale e non solo. Tanti gli esempi, inevitabili i ricordi.
La lungimiranza del massimo dirigente rossonero, tuttavia, già anni addietro aveva contribuito nel segnalare lo status di crisi economica in cui sarebbe inevitabilmente caduto il nostro calcio qualora non si fossero trovate le adeguate contromisure. Ricavi inconsistenti rispetto alle spese, tassazione non competitiva rispetto al resto d'Europa.
La profezia si è avverata, e l'austerity ha contribuito a ribaltare l'assunto iniziale, trasformando il Brasile (terra promessa di cui sopra) in una fonte di potenziale guadagno piuttosto che di talento.
Una mannaia dalla quale anche il Milan cerca di ricavare più benefici possibili, al punto che sono ben due i protagonisti dei recenti (e non solo) successi rossoneri che potrebbero proseguire la carriera all'insegna della samba. Uno è inevitabilmente Robinho, corteggiato da un Santos con il quale non riesce proprio a recidere il cordone ombelicale; l'altro è Clarence Seedorf. L'olandese sembra ormai giunto al passo d'addio, con il Botafogo largamente favorito per il suo acquisto.
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