Coco: "De Sciglio può diventare un perno del nuovo Milan"

Coco: "De Sciglio può diventare un perno del nuovo Milan"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
sabato 5 maggio 2012, 18:40News
di Antonio Vitiello

Alla vigilia del derby, un doppio ex ha infiammato la puntata di Passione Rossonera, il programma di Radio Radio condotto da Fabrizio Tomasello con Marco Milan ed Elena Giacomin, in onda tutti i venerdì dalle 21.30 alle 23.00: Francesco Coco. L’ex terzino rossonero e della Nazionale italiana, ha parlato del suo passato, di derby e di scudetto. Tanto per cominciare, Coco ci ha tenuto a sottolineare da quale parte del Naviglio si schiera: “Al Milan sono cresciuto, è la maglia che sento di più tra quelle indossate nella mia carriera. Non c’è paragone tra il periodo milanista e la successiva parentesi all’Inter”.
Coco esordì in maglia rossonera nel 1995, lanciato da Fabio Capello e con la pesante responsabilità di essere considerato il naturale erede di Paolo Maldini: “Questa etichetta un po’ ha pesato - ammette Coco - Capello mi faceva allenare con la prima squadra da quando avevo quindici anni e fin da subito c’era tanta curiosità nei miei confronti; inoltre il ruolo di terzino rendeva automatico il paragone con Paolo. Ci ho messo un pochino per imporre il mio nome e quello che realmente ero. In ogni caso la società Milan mi ha sempre protetto e coccolato. Dopo le parentesi di un anno a Vicenza prima e a Torino poi, lasciai definitivamente il Milan a settembre del 2001, subito dopo l’arrivo in panchina di Fatih Terim, un allenatore con il quale ebbi un rapporto pessimo, non ci trovavamo proprio. Già a giugno mi aveva cercato il Barcellona, ma avevo detto di no; poi conobbi Terim e dopo vari scontri verbali ed incomprensioni con l’allenatore turco, andai dalla società e chiesi di valutare l’offerta dei blaugrana perché volevo andare via: fui accontentato.

Un mio erede oggi? Mah, io ero un cavallo pazzo, è difficile trovarne ora uno con le mie caratteristiche, diciamo che al mondo il terzino che mi piace di più è Evra del Manchester Utd, anche se calcisticamente non c’entra nulla con me”.
Il compagno di squadra più forte con cui ha giocato Francesco Coco? “Sicuramente Franco Baresi. Giocatore e uomo a 360°, senza dubbio lui il più forte”. Ed un nuovo Franco Baresi può uscire dall’attuale Primavera rossonera? “E’ difficile dirlo, il calcio oggi è diverso, negli anni 70-80 era tutto più tranquillo, anche il modo di giocare, oggi c’è frenesia, non c’è tempo, si va a duecento all’ora. Però devo dire che De Sciglio a livello di personalità mi ha colpito. Se società, allenatore e compagni lo aiuteranno a crescere, potrà diventare un perno per il Milan del futuro”. Infine un’occhiata alla volata finale per lo scudetto. Tutto è perduto per il Milan? “La Juventus è favorita, credo sia difficile che non faccia 6 punti in queste ultime due gare, però per fortuna il calcio è imprevedibile. I bianconeri potrebbero andare in crisi solo se non dovessero trovare il gol all’inizio, allora comincerebbero a sentire il peso dei minuti che passano e si potrebbero innervosire”.