Il dilemma Pato

In questi giorni, dopo la fine del campionato, al Milan ci sono diversi casi da risolvere, ma uno di quelli più complicati è certamente quello di Alexandre Pato. L'attaccante brasiliano quest'anno non ha praticamente mai giocato: 18 presenze tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, con soli 4 gol, e tantissimi infortuni. A gennaio sembrava vicino a passare al Psg di Ancelotti, ma il presidente Berlusconi bloccò la cessione e il Papero rimase ancora in rossonero. In questo momento, tra gli attaccanti del Milan, Pato sembrerebbe quello più "cedibile" di tutti, soprattutto a causa dei numerosi problemi fisici dell'ultimo anno. Ma chi sarebbe disposto a comprare un giocatore spesso infortunato come Pato? Al momento, secondo le voci che girano negli ambienti del calciomercato, non ci sono società che sono disposte a spendere parecchi milioni per aquistare il giocatore brasiliano.

A questo punto, l'idea del Milan è aspettare di vedere come il Papero si comporterà alle prossime Olimpiadi: l'attaccante fa parte della lista dei convocati del Brasile per Londra 2012 insieme anche a Thiago Silva. Pato tornerà in campo alle Olimpiadi dopo il suo infortunio nella gara di ritorno dei quarti di Champions contro il Barcellona e la speranza del club rossonero è che possa dimostrare di essere finalmente a posto e di poter tornare a giocare ai suoi livelli. Se ciò dovesse accadere, il brasiliano potrà far parte della rosa del Milan nella prossima stagione, anche se dovrà dimostrare di impegnarsi al massimo e di avere comportamenti da vero atleta. In caso contrario, invece, la società di via Turati deciderà di venderlo e cercarà di acquistare un altro attaccante con i soldi guadagnati dalla cessione del Papero. I nomi che si fanno sono tanti: Tevez, Balotelli o Van Persie, ma il Milan farà di tutto per recuperare un fenomeno di soli 22 anni che, prima di quest'anno, aveva segnato ben 55 reti in 125 parite.