Merkel val bene una messa

Si è parlato tanto in questi giorni di addii, riscattini, riscattucci, contropartite, nani e ballerine, ma poco si è detto, o quasi niente, su quello che potrebbe essere uno dei più grandi “errori” in fase di mercato da parte del nostro amato Milan: la cessione a titolo definitivo al Genoa di Alexander Merkel.

Ebbene, la versione che maggiormente “tira” è quella che vede il giovane (classe ’92) centrocampista tedesco accasarsi in toto presso la corte di Preziosi in cambio della metà del nostro Faraone (anche lui classe ’92) che attualmente appartiene, per l’appunto, allo stesso club ligure. Un’operazione che sembrerebbe nascere dalla volontà di riportare a casa un altro gioiello, El Shaarawy, cercando di evitare esborsi monetari ingenti (?) che ne potrebbero derivare. Se la “favola” si limitasse a questo aspetto, nel nome dell’austerity, uno potrebbe anche capire le ragioni societarie (per quanto discutibili). Vi è però un elemento che lascia perplessi e proviene dall’Argentina.

Lui è un buon giocatore, si chiama Maxi Lopez, ha 28 anni compiuti (è quindi, presumibilmente all’apice del suo potenziale atletico) e pare che il Milan, nonostante l’attacco risulti il comparto più coperto della squadra, stia trattando per gestire un riscatto del giocatore con il Catania che si aggirerebbe intorno tra i 5 e i 7 milioni di euro. Guarda a caso il valore che, stando ad alcune fonti, le controparti darebbero a Merkel nell’affare sopracitato . Ebbene, ora vien da chiedersi, se spendere questa cifra esigua non sembra essere un problema insormontabile (anche se nulla è ancora fatto, sia chiaro), perché non pensare di dirottare questa moneta verso il lido ligure, evitando un sacrificio che potrebbe rivelarsi molto pesante (Merkel ha già avuto modo di inserirsi all’interno della prima squadra, lo stesso Allegri lo aveva gratificato su Twitter, valutandolo come parte importante del futuro del Milan)? Un sacrificio (nella giusta direzione) fatto nel nome del buonsenso. Merkel lo vale tutto.