Vicepres. MLS: "Stiamo trattando con Nesta. Cerchiamo giocatori come Gattuso"
All'interno dei saloni del WyScout Forum, Tuttomercatoweb.com ha intervistato in esclusiva Lino Di Cuollo, vicepresidente della MLS, la lega calcistica statunitense. Parla americano, ma il nome non mente. "Sono originario della provincia di Chieti -sorride-, ma sono venuto in America da piccolo". Gli argomenti da trattare sono infiniti: dalla crescita esponenziale dello sport nel paese, al futuro di Nesta, a Del Piero, ai sogni, a Di Benedetto, a Dempsey. Meglio mettersi comodi.
Partiamo da Nesta, se è d'accordo: il giocatore piace ai New York Red Bulls.
"Prima specifico una cosa: il giocatore parla col club, ma poi entrambi, società e calciatore, discutono con la Lega, perché è con noi che viene depositato il contratto. Ogni squadra ha tre giocatori che possono non essere inclusi nel budget fissato...".
E tra questi, magari, c'è anche Nesta, appunto.
"Già. Stiamo parlando, stiamo portando avanti la trattativa anche se ancora non è definita. Per noi sarebbe un onore: Nesta è un'icona del calcio. Ha esperienza, classe, grandissima qualità, porterebbe tanto alla MLS".
A proposito di italiani: Montreal, dove sta per arrivare anche Di Vaio, è diventata una piccola colonia.
"Matteo Ferrari e Bernardo Corradi stanno facendo un grande lavoro. Sapputo, il proprietario, ha origini italiane e sta facendo crescere molto la società. Sono felici e siamo felici che arrivino giocatori così da noi".
Viriamo su Del Piero.
"Ne abbiamo parlato e ne stiamo ancora parlando, con suo fratello. Ci sono alcune possibilità, come Los Angeles Galaxy e New England Revolution (la squadra di Boston, ndr), ma qualunque squadra in grado di farlo prenderebbe un giocatore come lui".
Gattuso, può essere un'idea?
"Cerchiamo sempre di approcciare giocatori come lui, con esperienza e qualità, quindi perché no? Gattuso è un esempio, ma se vogliono, calciatori simili, sono e saranno sempre i ben accetti in MLS".
Il suo sogno, personale, qual è?
"Sinceramente? Giuseppe Rossi. E' italo-americano, conosce benissimo la nostra realtà".
Ma non c'è il problema dell'infortunio sino a fine anno?
"E dove sta il problema? Il nostro mercato riapre a gennaio..."
A questo proposito: mai pensato di uniformare i calendari con l'Europa?
"E' una sfida, un'idea. Adesso andiamo avanti in un periodo completamente diverso rispetto all'Europa, ma è chiaro che gli Stati Uniti sono un paese così grande che, vuoi per il clima o per altri fattori, trovare una soluzione diversa non è facile".
E intanto, da Henry a Beckham, i giocatori vanno in prestito altrove per brevi lassi di tempo.
"Meglio! Almeno si tengono in allenamento giocando in grandissimi campionati".
In Italia c'è chi, inoltre, ha messo le tende: Bradley, al Chievo.
"Un giocatore meraviglioso. Sono amico di suo padre, l'ex Ct, lo conosco da piccolo. E' felice in Italia, ma lo seguiamo sempre per un eventuale futuro ritorno in MLS".
Dempsey, ora al Fulham, può arrivare alla Roma?
"Altro giocatore unico, fantastico. Può giocare in qualsiasi top club, sta a lui ed al suo management decidere dove e come".
A proposito di Roma: che ne pensa della gestione Di Benedetto-Pallotta?
"Fanno parte del Fenway Group, che negli States ha tra le altre anche i Red Sox di Boston, per il baseball. Sono concentrati e felici a Roma; sono persone serie e faranno benissimo".
Felici nonostante quest'annata storta?
"Le squadre non nascono per vincere subito. Il loro è un progetto, che riguarda una grande città come Roma, che include anche lo stadio. i tifosi stiano tranquilli: vogliono vincere, ma hanno bisogno di tempo e fiducia, poi arriveranno tra i top club. Ne sono certo".
Twitter: @AntoVitiello
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