Nuova gente, vecchio stile

Nuova gente, vecchio stileMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 20 maggio 2012, 10:00Primo Piano
di Francesco Somma

Credevamo, speravamo, volevamo che certe cose non accadessero più. Che certe brutte frasi e quella confusione tutta italiana nel far chiarezza sui fatti, fossero ormai alle spalle. O quantomeno, eravamo (almeno parzialmente) convinti, che l’imbroglio e il calcio avessero litigato per sempre. Stiamo scoprendo invece che non è così e che forse così non lo sarà mai. In estate non si respira: in Italia, per chi ama il calcio, quando arriva il caldo sono tempi duri. Ormai ci abbiamo fatto il caldo. Poi, beati loro, ci sono quelli che basta un nome altisonante in prima pagina con cui sorseggiare il caffè di buon mattina, e la RDA di notizie sportive è assicurata. Pazienza se alla fine del campionato scopri che quella partita (quelle partite) per cui hai gioito, per cui ti sei disperato, per cui hai litigato con amici e fidanzata, in realtà era decisa già da tempo. Nulla a che vedere con i colori rossoneri, si badi bene, solo una riflessione un pochino addolorata ai nastri di partenza dell’ennesima inchiesta fiume dell’estate pallonara “de noantri”.

Siamo il paese in cui stella più stella meno, tutti possono fare e dire ciò che vogliono. Gente che si sveglia un bel giorno e decide di aver vinto tutti gli scudetti che vuole, checché ne dica la giustizia sportiva (che alla Juve, tanto per essere chiari, non ne attribuisce più di 28). “Sono 30, altroché”, dicono loro, “avevamo uno squadrone che poteva battere chiunque”. Certo, solo che allo squadrone va aggiunta una dirigenza ancora più forte e imbattibile. E’ storia vecchia, vecchissima, lo so. Anzi lo sapevo fino a qualche giorno fa. Poi è successo che dal rotolo di carta igienica (usata, ahinoi, e ancora tutto da srotolare), salta fuori il nome del tecnico campione in carica, quello dei “30 scudetti e chissenefrega”, che alla guida della Juve è arrivato anche grazie ad un brillantissimo campionato sulla panchina del Siena. Due partite sotto la lente di ingrandimento (Novara-Siena 2-2 e Albinoleffe-Siena 1-0), ma Mezzaroma assicura: “Ricordo la determinazione maniacale del gruppo dell’anno scorso, tecnici inclusi, nel raggiungere sempre e in ogni partita la vittoria”. Quando finira?