1, 2, 3, 4 stelle? No, solo due
Ce l'hanno menata per intere settimane con la sonata della terza stella in caso di scudetto. Addirittura c'era chi stava progettando maglie con la quattro stelle in virtù della 10ma coppa Italia che, in quel di Torino, già davano per scontata e si vocifera che era già stato aperto uno spazio su una delle mensole della sala dei trofei che si trova in quel di Vinovo. Tutto questo non succederà. Si perché la Federcalcio, per bocca dello stesso Abete, ha confermato a più riprese che gli scudetti bianconeri sono 28 e anche il presidente della UEFA Michel Platini, uno che dalle parti della Torino bianconera conoscono bene, si è allineato alla posizione della FIGC affermando che anche il massimo organo continentale seguirà la decisone che verrà presa da Abete.
Eppure la Juventus è campione d'Italia ma tutto questo, in soli 14 giorni, sembra essere passato in secondo piano. Sarà stato mica l'effetto Carobbio? Gli organi para ufficiali bianconeri hanno indicato come poco idonea la scelta di desecretare i verbali dell'ex centrocampista del Siena il quale coinvolge Antonio Conte all'interno del nuovo scandalo delle scommesse. Voci vicine ad ambienti bianconeri sussurrano che la proprietà, quindi non Andrea Agnelli, stiano aspettando l'evolversi della situazione tenendo buone un paio di piste per la panchina e frenando il prolungamento del contratto con l'attuale allenatore. Insomma, in attesa delle famose chicchette, ci piace constatare come a Torino una parte della città sappia esultare in grande stile senza gonfiare i numeri dei tifosi in giro per le strade per un ritorno in serie A mentre l'altra pare che si sia già dimenticata d'avere sulle maglie una coccarda tricolore.
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