I "reclami" eleganti di Ibra
Allegri ne è sicuro, Ibra e Thiago rimarranno al Milan. Il presidente Berlusconi, nell'incontro ad Arcore con Galliani e il tecnico, ha promesso infatti che i due campioni rossoneri non saranno venduti e diventeranno il fulcro della squadra per la prossima stagione. Un mercato, quello del 'diavolo', che è iniziato un po' in sordina, con solo due acquisti, Montolivo e Traorè, e la possibilità concreta che ne arrivi un terzo. Lontano invece, sembra l'arrivo di un grande colpo, di un giocatore in grado di far sognare i tifosi rossoneri. A sottolinearlo è anche Ibra, che dalla Svezia, illustra la situazione economica del club milanese: “il Milan non ha soldi, ma io resto comunque”. Una precisazione o forse una frecciatina, verso quella società che al suo arrivo gli aveva promesso una grande squadra, all'altezza dei migliori club europei.
Ibra non ha peli sulla lingua si sa, ma a volte le sue frasi vengono mal interpretate, almeno stando a quanto dice il suo agente Mino Raiola, che prontamente ha voluto precisare che il suo assistito si è solo espresso male. Il procuratore specifica anche che Galliani è tranquillo perchè ha capito quello che Ibra voleva dire. Tutto a posto quindi in casa Milan, se non fosse per quelle due frasi, prima quella dello svedese: “tutto può succedere”, e quella di Raiola: “Ci sono 4/5 società che lo tengono d'occhio”. L'idea attuale dei dirigenti di via turati rimane comunque quella di non vendere l'attaccante, cercando di resistere anche a offerte onerose. Da sottolineare comunque che dalla famiglia Berlusconi, dopo le parole di Ibra, sarebbe trapelato un leggero stupore, visto che la proprietà per il Milan, spende annualmente 190 milioni di euro per gli stipendi, e circa 300 milioni per la gestione della squadra. Lo stesso Zlatan, percepisce un ingaggio di 12 milioni, la medesima somma guadagnata anche dal numero uno al mondo Lionel Messi.
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