Top-player, oppure largo ai giovani
Il calciomercato è ufficiosamente iniziato, all'insegna del chiacchiericcio e di tante voci contrastanti, anche per logica. Il Milan essendo la squadra che più di tutte ha cambiato (almeno nei nomi in uscita) è quella che, secondo la teoria, dovrebbe vantare più nomi in entrata. Ai primi già resi ufficiali da stampa e società, se ne stanno aggiungendo di nuovi, più o meno conosciuti, molti dei quali accomunati dalla fantasia. Lasciano il Milan tanti over 32, giocatori unici per spessore e ancora importantissimi dal punto di vista tecnico, Adriano Galliani pensa a come mediare e puntualmente, l'opzione dei low-cost, propone alternative appartenenti alla categoria, ma francamente improponibili. Per un Mark van Bommel, Gennaro Gattuso e un ipotetico Mathieu Flamini, vengono accostati alla maglia rossonera, over 30 dal costo zero o comunque basso, ma di età e spessore, assolutamente lontani dall'esigenza nutrita dalla squadra. Parlando con massimo rispetto dei vari: Seydou Keita (32), Gaby Mudingay (31) e Marco Rigoni (32), non sembrano questi i nomi in grado di tappare le falle, lasciate dalle partenze dei big.
Il tifo ansioso, spera di trovarsi ad accogliere altro tipo di giocatori, conscio che la situazione economica generale difficilmente aiuterà la società, a portare a Milano dei costosissimi big. L'alternativa davvero low-cost quindi, potrebbe essere quella di guarnire i ruoli scoperti, con meno top-player, magari lanciando giovani della Primavera o di ritorno dalla gavetta. Antonini e Abate insegnano, in tempi di crisi meglio puntare sul "prodotto interno", piuttosto che tentare vie esotiche, salvo poi dover rivalutare la decisione presa. Per ambire al massimo bisogna aver le carte in regola per farlo, non basta la sola fortuna, quindi o si conta su fuoriclasse affermati o inesplosi, ma di indubbio valore, oppure meglio promuovere dei talenti che, oggi garantiscono forze fresche e tanta voglia di emergere, un domani magari, riusciranno a costituire l'ossatura del nuovo Milan. De Sciglio non dev'essere la favola di turno, i vari: Strasser, Di Gennaro, Carmona, Valoti, Fossati, Donnarumma, Verdi e gli altri, meritano una chance reale, convinti che se da subito non potranno garantire l'apporto offerto da un giocatore già navigato, sicuramente nel lungo periodo sapranno regalare tante soddisfazioni e nell'immediato, garantire ossigeno alle casse della società che sembrano in totale apnea.
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