Una tripletta dai sapori contrapposti
Una notte di amichevoli internazionali, una notte a profonde tinte rossonere. A mettersi in luce sono stati tre giocatori che, in queste settimane di voci ed indiscrezioni, hanno monopolizzato le pagine dei giornali sul delicato fronte cessioni. Parliamo di Ibrahimovic, Thiago Silva e, udite udite, Alexandre Pato, rialzatosi come la Fenice grazie al verdeoro. Il trio ha attinto al proprio bagaglio, regalandosi (e regalando alle rispettive Nazionali) tre reti di pregevole fattura: dal bolide al volo di Zlatan, dal colpo di testa del difensore brasiliano, fino alla stilettata in diagonale del Papero. Nessuna sorpresa dal duo Ibra-Thiago, diamanti purissimi del panorama rossonero; un'importante riscoperta invece per l'ex Internacional, rincongiuntosi al gol dopo mesi di separazione (Milan-Novara in Coppa Italia).
Tre marcature dal sapore diversificato, sia per la società che per i tifosi, fieri e gelosi dei gioielli rossoneri. Se dal lato dell'11 e del 33 queste prestazioni confermano l'assoluta necessità di resistere alle offerte, per quanto riguarda Pato la situazione è più variopinta di quanto si possa pensare. L'attaccante di Pato Branco ha perso molto del mercato che aveva a disposizione e, con prove soddisfacenti (e zero infortuni), il suo valore potrebbe tornare su livelli accettabili. Non che il Milan abbia in testa di vendere a tutti i costi il numero 7, ma se il PSG tornerà alla carica, con un'offerta simile a quella pervenuta a gennaio, non è da escludere che l'esito della trattativa possa avere un esito opposto alla precedente.
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