ESCLUSIVA MN - Binda: ''Milan? Arabi ok, costruisciti una nuova casa, mercato low cost ma non low...players!''
Nicola Binda, responsabile per la Gazzetta dello Sport di tutto ciò che riguarda la Serie B ed Lega Pro, ma soprattutto grande esperto di tematiche calcistiche, tratta in esclusiva per MilanNews i grandi temi della calda estate rossonera con un occhio rivolto all’Europeo. Volutamente in questa intervista, parlando di calciomercato, non abbiamo nominato i singoli, Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic per dare un po’ di tregua ai sostenitori rossoneri, in questo vortice di ipotesi dove nulla è certo. La chiacchierata con il giornalista della Gazzetta ha toccato e approfondito molti temi in orbita Milan: si è parlato di Arabi, passando per lo stadio nuovo, e arrivando fino alle strategie di calciomercato, concludendo con un occhio rivolto all'Europeo.
Milan, Arabi e prestigio: ''La crisi ha colpito tutti ed è normale che si battano nuove strade per trovare risorse economiche. In altre nazioni gli arabi hanno già investito in maniera massiccia e il Milan sta sfruttando i suoi canali, il suo blasone e il suo peso per stringere alleanze utili economicamente''.
San Siro, che fare?: Su come si deve comportare il Milan con lo storico stadio milanese, nel caso l’Inter veramente se ne dovesse andare, il giornalista della Gazzetta ha le idee chiare: ''Abbandonare San Siro sarebbe doloroso. Ma il futuro sono gli stadi di proprietà e quindi anche il Milan dovrebbe trovare il modo per costruirsi una casa propria che gli consenta anche di avere risorse economiche per il futuro''.
Mercato rossonero: sul mercato del Milan, Nicola Binda ritiene sbagliata l’equazione mercato low cost uguale giocatori scarsi. Infatti dice: ''Il mercato del Milan è all'insegna del low cost, ma questo non vuol dire che arrivino dei low... players! Non mi aspetto un Milan che spenda tanto, ma mi aspetto un Milan che scelga bene''.
Nazionale: L'intervista si conclude con una domanda sulla Nazionale: ''Prandelli dovrà fare come Lippi, proteggere e chiudere la squadra nello spogliatoio, difendendola da tutti i problemi di questi giorni, per farle ritrovare lo spirito vincente. Le qualità per vincere ci sono. La rivelazione? La solita Danimarca, ovvio...''
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