Thiago Silva, calma solo apparente

Thiago Silva, calma solo apparente MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 14 giugno 2012, 08:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

Un giallo, un incubo o semplicemente una questione legata al mercato e, al difensore più forte del mondo, la si può definire come si vuole, di sicuro Thiago Silva-PSG resta l'argomento principe di questi giorni. I tifosi rossoneri preoccupati per un'ipotetica cessione, gli avversari gasati dallo stesso motivo e dal "veleno" che anima il confronto. Nessuno sa ciò che accadrà tra qualche ora o qualche giorno, impossibile far calcoli su ciò che potremmo vivere nelle prossime settimane. Quello del brasiliano è il nome d'attualità che nonostante smentite da parte di alcuni addetti ai lavori, è finito al centro di una discussione tra la società proprietaria del cartellino e l'aspirante acquirente. Prima il rumore e il frastuono di un'indiscrezione divenuta realtà nel giro di poche ore, una trattativa serrata che ha scontentato quasi tutti. I tifosi animati dalla fede e dalla stima per un fuoriclasse unico, pronti a manifestare in ogni modo il proprio disappunto, i giocatori a renderlo pubblico senza troppo pensarci su.

Dai milioni di supporters, fino ad arrivare ad Antonio Cassano, il cordone che ha unito e mosso la critica non esclude nessuno, neanche gli altri elementi del gruppo rossonero. C'è chi mostra delusione, chi pone come incognita il proprio futuro, chi parla per conto altrui e chi spera nella conferma del n.33, più di quanto possa fare per un vero e proprio acquisto, si parla di Thiago Silva ed è inevitabile il ritorno mediatico. Le voci, i dettagli e uno scenario in continua evoluzione, tre elementi che caratterizzano queste ore di calma apparente, dove la richiesta di un'intera tifoseria è giunta all'orecchio del proprio Presidente che potrebbe anche decidere di chiudere il portone e serrare le finestre. La cifra mostruosa offerta dal PSG al Milan merita almeno un'attenta valutazione, tanti sono i soldi in ballo che se reinvestiti a dovere sul mercato, potrebbero portare il club definitivamente a ridosso di Barcellona e Real Madrid, certo, vendere il migliore per aspirare a diventare i migliori, suona stonato. In via Turati in queste ore si registra una certa calma, apparente, ma sempre di calma si tratta, basta il fastidioso squillo di un telefonino per rompere gli equilibri, in un modo o nell'altro. Un rilancio da parte dei parigini metterebbe ancora più in crisi chi chiamato a decidere, una telefonata da parte di Silvio Berlusconi invece, costringerebbe al ritiro l'armata transalpina, ma fino a quando?