Da erede a riserva: sciolto il nodo Thiago, urge una riflessione

Con Thiago o senza Thiago, è inevitabile che il Milan si debba muovere per sostituire Mark van Bommel. Al momento Allegri dispone del solo Ambrosini come centrocampista da piazzare davanti alla difesa, con la ventilata possibilità di adattare in quel ruolo i vari Montolivo e Muntari. Il nome caldeggiato dai più, come sostituto dell'esperto olandese, era e resta Kevin Strootman del PSV Eindhoven. In Patria lo definiscono erede del trantacinquenne di Maasbracht, anche se le qualità e le caratteristiche siano leggermente differenti. "De Stroot" piace alla dirigenza rossonera, come confermato nelle scorse settimane, ma bisognerà aspettare la fine dell'Europeo per capire le reali chances di realizzazione dell'affare. In questo senso la doppia debacle degli "arancioni" gioca in favore del Milan: l'Olanda rischia di essere eliminata prima del previsto, facendo sì che il prezzo di Kevin non subisca devastanti impennate. Ma c'è di più.

Bert van Marwijk, c.t. degli orange, contro Danimarca e Germania ha preferito l'esperienza di van Bommel alla freschezza del ventiduenne di Ridderkerk. Ricordiamo che l'ex Bayern Monaco, rientrato in Eredivisie dopo sette anni, sarà compagno di squadra di Strootman nella prossima stagione. Il ragazzo ha espresso felicità per il ritorno del "maestro", ma non salterebbe esageratamente di gioia se dovesse fargli posto anche nella squadra di club. Se l'offerta del Milan arrivasse davvero difficilmente il ragazzo si opporrebbe; viceversa sarebbe ben lieto di crescere sotto l'ala del "Generale", in attesa della chiamata di una grande europea. La dirigenza rossonera ha la possibilità di assicurarsi un futuro roseo, almeno per quanto riguarda la mediana, ma la dovrà cogliere senza rifletterci troppo. Il prezzo non è salito, la concorrenza non è serrata: presa una decisione su Thiago Silva, bisognerà capire come migliorare un reparto desideroso di rinforzi.