Un problema che non esiste
Tutto nella norma. Le parole di Mino Raiola su Zlatan Ibrahimovic hanno rimesso dubbi sul futuro in rossonero dello svedese ma tali dichiarazioni vanno dosate, calmierate. In primis Raiola fa il suo lavoro, ovvero quello di procuratore, cercando di attirare le attenzioni dei club sui suoi assistiti. In secondo luogo è ben consapevole che Zlatan non ha acquirenti e, di conseguenza, non ha mercato. I fattori sono due: l’età e l’ingaggio. A 31 anni da compiere e con 12 milioni di euro netti all’anno, nessun club, nemmeno i più dinamici, vogliono garantirgli un salario così alto se non addirittura maggiore.
Terzo e ultimo punto, che forse molti hanno sottovalutato, Raiola è furbo, è scaltro e sa dosare le dichiarazioni. A Sportmediaset, uno dei principali procuratori del panorama mondiale, ha indicato nelle oersibe di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi gli unici in grado di poter decidere il futuro in rossonero di Ibra. Che è stato confermato a più riprese, una in diretta nazionale proprio dal presidente onorario. Lo stesso giocatore, prima di Svezia-Francia, ha annunciato di voler rimanere fino alla scadenza del suo contratto al Milan. Un problema che non esiste insomma ma nell’estate in cui tutti comprano e solo il Milan smobilita, anche queste parole di Raiola possono assumere contorni differenti agli occhi dei tifosi, impauriti dal poter perdere uno dei loro campioni.
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