Il poker d'assi è triste, ma resta comunque un poker d'assi
Riaccoglierli da Campioni d'Europa sarebbe stato più bello, ma agli azzurri va comunque tributato un giusto applauso. In particolare, parlando di Milan, non possiamo non lodare quanto espresso dai quattro rossoneri convocati da Prandelli: Abate, Montolivo, Nocerino e Cassano. L'attaccante barese, nonostante la lunga inattività, ha garantito classe e magie fino alla finalissima di Kiev: impossibile dimenticare l'imperiosa "zuccata" contro l'Irlanda, unita all'assist strabiliante che ha aperto le danze con la Germania. Ignazio Abate, partito come riserva, ha saputo ritagliarsi il suo spazio, fino a diventare titolare alla prima esperienza in un torneo per Nazioni. Ricordiamo che Abate, fino all'estate del 2009, ha giocato esclusivamente come esterno offensivo: nel giro di tre anni, dopo aver conquistato il Milan, è arrivato a giocare dal primo minuto una finale europea. La competizione polacca e ucraina, oltre a far sognare tutta Italia, ha permesso a molti tifosi rossoneri di conoscere Riccardo Montolivo: il suo approdo a parametro zero non è stato accolto con particolare entusiasmo, ma il ventisettenne di Caravaggio ha dimostrato di essere un centrocampista di assoluto valore. Dopo la grande prova in semifinale, l'ex viola è stato tra i migliori anche contro gli spagnoli: la sua prestazione, peraltro durata solo 59 minuti, non ha evitato la sconfitta, ma avrà riscosso sicuro gradimento tra i vertici di via Turati.
Massimiliano Allegri potrà contare su un uomo di tecnica e sostanza, poco importa se il suo cartellino non è costato nulla alle casse societarie. Chiusura finale su Antonio Nocerino, tra i protagonisti nel quarto di finale contro l'Inghilterra. Subentrato all'80' al posto dell'infortunato De Rossi, l'ex rosanero ha corso, pressato e sfiorato la rete, dimostrando di avere energia da vendere. Visto il calo fisico della comitiva azzurra in prossimità del traguardo, un maggior utilizzo del ventisettenne napoletano avrebbe garantito maggior freschezza alla linea mediana. Il Milan sa bene di poter contare su un centrocampista completo e di assoluta personalità: basti pensare al rigore trasformato alle spalle di Hart, segno di freddezza ed innato carisma. Il Diavolo ritroverà un poker d'assi in quel di Milanello: la tristezza andrà metabolizzata, ma le qualità restano.
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